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Ora quanto vale Marco Parolo?

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A pochi giorni di distanza dall’eliminazione dell’Italia contro i campioni del mondo della Germania, è tempo di bilanci e considerazioni finali. Chi più chi meno, tutti hanno ben fatto sotto la guida del  CT Conte, bravo soprattutto nel cementificare un gruppo che alla vigilia dell’Europeo non sembrava avere molte chance per andare avanti.

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Sorpresa Parolo

Tra questi il laziale Parolo è stato una colonna portante del centrocampo azzurro. Stakanovista più che mai, il mediano nato a Gallarate, in mezzo al campo si è dimostrato un vero e proprio lottatore. Titolare inamovibile (anche per via delle defezioni di Marchisio e Verratti), il centrocampista della Lazio ha mostrato tutta la sua generosità in una zona del campo dove bisogna lottare con il coltello in mezzo ai denti e soprattutto senza mai fermarsi. Fare da filtro fra i reparti non è facile perché bisogna essere attenti e assecondare il gioco dei compagni. Infatti non è un caso che l’unica gara dove Parolo sia stato relegato in panchina, è stata la sconfitta di misura patita contro l’Irlanda. Ottime invece le “prestazioni silenziose” collezionate contro Belgio, Svezia e Spagna; per non parlare della grande prova di generosità messa in mostra contro i campioni del mondo in carica.

Punti di forza

Parolo non è solo rendimento e affidabilità, perché il giocatore in forza alla Lazio è anche un centrocampista che, nonostante si affidi spesso a tackle e scivolate, prende pochissimi cartellini gialli (l’unico proprio contro la Germania al 59′). Dotato di un’intelligenza sopra la media, è stato freddissimo anche durante la roulette dei calci di rigore, senza dimenticare poi l’ottimo avvitamento che per poco non ci regalava il gol contro la Svezia, quando ancora il risultato era sullo 0-0. L’ex giocatore è stato elogiato da quasi tutti gli addetti ai lavori ed è quindi normale che il valore del ragazzo sia lievitato, nonostante la non più giovane età (31). Legato alla Lazio da un contratto in scadenza nel 2019, il club di Lotito potrebbe anche valutare una sua eventuale cessione a non meno di 10 milioni di euro, magari in qualche club straniero.

Perché bene solo con L’Italia?

D

opo la disastrosa (dobbiamo ammetterlo) stagione con la Lazio, Conte è stato bravissimo nel capire quello che Parolo poteva dare alla sua formazione. Non avrà dei piedi raffinati ma sono pochi i palloni che vengono gettati al vento, senza poi dimenticare l’immenso chilometraggio e i numerosi tackle con cui riesce a far ripartire l’azione. E’ facile capire come mai il ragazzo abbia fatto un’ottima impressione all’Europeo: nell’Italia alle sue spalle c’è il muro juventino, nella Lazio di quest’anno Bisevac e Gentiletti :)

Augurandoci che de Vrij torni quello che noi tutti speriamo, quella che sta per iniziare dovrà essere la stagione del riscatto e se nel frattempo qualcuno volesse acquistare il cartellino del giocatore dovrà sborsare qualche soldo in più. Parolo è diventato un giocatore di livello “europeo”.

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