Il noto giornalista romano Stefano Greco sul suo sito Millenovecento ha fatto un resoconto di tutte le spese sostenute dalla Lazio per acquistare terzini da quanto Tare è direttore sportivo. Queste uno stralcio dell’articolo:
Andiamo a vedere da quando è arrivato Tare quali sono stati i difensori laterali acquistati dal DS albanese, ricordando che al suo insediamento avevamo Lichtsteiner a destra e Kolarov a sinistra (con De Silvestri e Cavanda come alternative), presi da Sabatini, pagati in totale 2,6 milioni di euro e rivenduti (non da Tare, perché lo svizzero aveva una clausola rescissoria fissata a 12 milioni di euro e la trattativa per la cessione del serbo l’ha voluta fare Lotito in prima persona…) per 30 milioni di euro. A cui si aggiungono i 5,5 per la cessione di De Silvestri e i 2 per quella di Cavanda, per un totale di 37,5 milioni di euro. Bene, con quel tesoretto a disposizione Tare è riuscito a portare a Roma, in rigoroso ordine alfabetico: Basta (costi di acquisizione messi a bilancio pari a 10,5 milioni di euro), Braafheid (100.000 euro), Garrido (4 milioni di euro e quadriennale a 1,4 netti), Konko (5 milioni di euro e quinquennale a 1,2 milioni netti a stagione), Lukaku (circa 6 milioni e non si sa ancora quanto di spese di intermediazione), Pablo Pintos (preso, presentato, portato in ritiro e per fortuna mai tesserato perché nel 2010 fu ridotto il numero degli extracomunitari tesserabili), Patric (svincolato, “appena” 600.000 euro di intermediazioe), Pereirinha (svincolato, “appena” 500.000 euro di intermediazione), Stankevicius (800.000 euro per il cartellino e triennale da 800.000 euro a stagione) e, “dulcis in fundo”, Vinicius (svincolato, “solo” 500.000 euro di costo d’intermediazione), finito in Svizzera. Insomma, la Lazio tra cartellini e spese di intermediazione, abbiamo speso circa 28 milioni di euro per stare peggio, molto peggio di come stavamo messi 8 anni fa al momento dell’arrivo di Tare.