Con l’ormai certo addio di Candreva e con quello probabile di Keita, le difficoltà per la Lazio sembrano aumentare. Non solo perché nello scacchiere tattico di Inzaghi le 2 ali sono elementi preziosissimi e difficile da rimpiazzare, ma le difficoltà aumentano se teniamo conto delle norme FIGC. Con queste 2 cessioni infatti la Lazio vedrebbe diminuire il numero di italiani in rosa e di giocatori cresciuti nel vivaio italiano (almeno 4 caselle sono obbligatorie riservate ai calciatori cresciuti nel vivaio italiano). La Lazio ad oggi potrebbe ritrovarsi come italiani, i soli Marchetti e Parolo (escludendo i vari giovani, più Onazi e Cataldi, che invece rientrerebbero nella lista dei 4 prodotti del proprio vivaio) con il requisito di almeno 3 anni (tra i 15 e i 21) trascorsi in squadre italiane. Per questo la Lazio nelle ultime ore ha intensificato i contatti con Francesco Acerbi, 28enne difensore del Sassuolo. Non sarà una trattativa semplice, perché gli emiliani dopo Vrsaljko non vogliono più cedere, ma il club biancoceleste ci proverà, anche perché De Virj non dà ancora garanzie e mezzo reparto difensivo è in vendita. Bisevac (verso la Grecia) e Gentiletti (a un passo dal Genoa) non sono nemmeno partiti per Auronzo, mentre Hoedt è stato richiesto dal Pescara. Tra gli obiettivi italiani restano pure il centrale Barba dell’Empoli e gli attaccanti Pavoletti e Immobile, rispettivamente di Genoa e Siviglia.
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