Si complica ulteriormente questo mercato estivo biancoceleste. Il regolamento Figc infatti parla chiaro: tutte le squadre di A devono avere rose ridotte a 25 giocatori e 8 giocatori cresciuti nei vivai nazionali e del club di appartenenza. Si arriverà al formato 4+4. Tale formula non trova unanimità di consensi, ma la maggioranza della dottrina ritiene che sia il modo più efficace ed efficiente per rilanciare il calcio italiano. Urge puntare sui prodotti del nostro vivaio, visto che non ci sono più le risorse di un tempo per poter un giorno competere con le big europee anche se non ti chiami Juventus. Riepiloghiamo in breve le regole:
- le rose di ciascun club dovranno essere formati da un massimo di 25 calciatori.
- Di questi, 4 formati nel vivaio di un club italiano e 4 nel vivaio del club per cui sono tesserati.
Per potersi considerare “formato in Italia“ il calciatore deve aver trascorso, tra i 15 e i 21 anni, almeno 3 anni, anche in maniera non continuativa, o comunque 3 stagioni sportive, in uno o più club italiani; per essere “formato nel club” invece deve aver trascorso lo stesso periodo nella società di attuale appartenenza. Nel computo dei 25 calciatori non sono considerati gli under 21 alla data del 31 dicembre 2015, che quindi possono essere schierati in maniera libera; non vi sono inoltre differenze in ordine alla nazionalità del calciatore interessato. Facciamo qualche esempio: Nicola Sansone del Sassuolo, italiano ma cresciuto nel vivaio del Bayern Monaco, non è considerato formato in Italia, a differenza di Stevan Jovetic, montenegrino ma arrivato a 18 anni alla Fiorentina, mentre Ogenyi Onazi, dal 2011 nelle giovanili della Lazio, può considerarsi cresciuto nel vivaio biancoceleste. Vediamo la situazione dei biancocelesti:
b>Lazio – Rosa 2016/2017 – 26 calciatori + 9 Under 21
Giocatori formati nel vivaio del club: Danilo Cataldi, Ogenyi Onazi, Antonio Rozzi
Giocatori formati nel vivaio nazionale: Federico Marchetti, Antonio Candreva (?), Marco Parolo, Ciro Immobile
Altri elementi della rosa: Etrit Berisha, Ivan Vargic, Stefan De Vrij, Wesley Hoedt, Mauricio, Milan Bisevac, Stefan Radu, Dusan Basta, Vinicius, Patric, Lucas Biglia, Alvaro Gonzalez, Sergej Milinkovic-Savic, Senad Lulic, Ravel Morrison, Felipe Anderson, Filip Djordjevic, Brayan Perea, Jordan Lukaku
Under 21: Franjo Prce, Gianluca Pollace, Joseph Minala, Alessandro Murgia, Christopher Ikonomidis, Keita Baldé, Ricardo Kishna, Cristiano Lombardi, Mamadou Tounkara
Con l’ormai certa cessione di Antonio Candreva e con quella possibile di Federico Marchetti la Lazio vedrebbe diminuire il numero di italiani in rosa e di giocatori cresciuti nel vivaio italiano. La Lazio ad oggi potrebbe ritrovarsi come italiani, i soli Immobile e Parolo (escludendo i vari giovani, più Onazi e Cataldi, che invece rientrerebbero nella lista dei 4 prodotti del proprio vivaio). Ok Lukaku, Ok Vargic…ma dopo Immobile è ora di continuare a puntare sul Made in Italy!