Federsuppoter ha presentato degli esposti, fra cui uno alla Covisoc e alla Consob, in merito alla sentenza del Tribunale federale nazionale che ha condannato Zauri a 2 anni e la Lazio ad una multa di 30mila euro.
Questo il testo a firma Alfredo Parisi:
“Quale è quel sistema che vive tra scommesse e fondi neri, tra riciclaggio ed evasione fiscale, che dimentica di agire per la tutela dei propri diritti, che modifica le norme che possono danneggiare coloro che gestiscono il sistema stesso ?
Ma è facile : il sistema calcio !
La recente decisione del Tribunale Federale Nazionale, che ha condannato il calciatore Zauri e la SS Lazio spa, lascia interdetti per la drammaticità della chiarezza espositiva degli illeciti e delle responsabilità contestati ma, soprattutto, per le perplessità e il conseguente stupore dello stesso Tribunale Federale nel constatare l’atteggiamento della Procura.
Perché si persegue il soggetto utilizzatore dei fondi neri ricevuti ed accreditati sul suo conto off-shore e non anche il soggetto che quei fondi ha messo a sua disposizione?
C’è da chiedersi se si è di fronte a un nuovo tipo di reato che colpisce solo una parte di un rapporto contrattuale illegale o se semplicemente perché così è il sistema calcio.
Già di per sé questa anomalia (ma è poi davvero una anomalia o non è forse un altro aspetto della famosa autonomia del sistema sportivo?) lascia perplessi.
Ma è la ricostruzione della fattispecie effettuata dal Tribunale Federale Nazionale e le plurime violazioni di norme sportive, civili, amministrative, fiscali che stupisce.
Ma allora cosa deve ancora accadere nel nostro calcio perché il sistema dei controlli sia sottratto agli stessi controllati, per avere un minimo di credibilità ed efficacia, come auspicato da oltre dieci anni dall’allora Presidente della Consob , Lamberto Cardia, e, più recentemente (2012), dal Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone ?
Un coro al quale si è aggiunto da oltre 6 anni Federsupporter che in più riprese ha interessato al riguardo, ma invano, tutte le Istituzioni sportive e statali.
L’allegata disamina del provvedimento del Tribunale Federale Nazionale predisposta dall’Avv. Rossetti espone, con chiarezza e richiami normativi, quello che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, che ha concluso il 1 ottobre 2014 le indagini nei confronti di Zauri, ha definito come un articolato sistema posto in essere mediante la costituzione di una serie di società estere al solo scopo di emettere fatture per operazioni inesistenti, utilizzate per effettuare trasferimenti di denaro all’estero.
Inchiesta dell’Autorità milanese i cui atti, secondo quanto riportato da www. ilfatto quotidiano.it (17 settembre 2012), erano poi stati inviati al procuratore federale della FIGC Stefano Palazzi per l’adozione di eventuali sanzioni nell’ambito della giustizia sportiva”.
Alfredo Parisi
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