Prima conferenza stampa per la Lazio: nel ritiro di Auronzo di Cadore ha parlato Massimiliano Farris.
“Con Inzaghi le esercitazioni tecniche ed atletiche sono integrate, contiamo di avere grande intensità una volta arrivati alla fine del ritiro il 23 luglio. La parte tattica per ora è al minimo, i ragazzi devono lavorare sul piano atletico. Domani giocheranno tra di loro, lavoreremo un tempo a testa per tutta la rosa. Vedremo se hanno recepito le giocate.”
Sul difficile momento ambientale…
“Noi viviamo con entusiasmo, Simone ci ha trasmesso la sua lazialità e non è poco. Lo scetticismo qui arriva diluito. Da chi è qui abbiamo ricevuto tanto affetto e tifo. Noi ce la metteremo tutta, abbiamo tanta voglia e i cosiddetti ‘senatori’ si sono messi a grande disposizione nei nostri confronti. Il gruppo ci segue, non abbiamo avuto problemi gli scorsi mesi, non li abbiamo ora. Ho letto dello scetticismo ma non è arrivato molto qui, ed è nato per come si sono sviluppate situazioni.Nonostante tutto qui ci sono le famiglie e i bambini che ci vengono a vedere e non fanno mancare il loro tifo.“
La questione Felipe Anderson tiene banco, così come quella di Keita…
“Non sta a noi parlare di Keita. E’ una situazione diversa da quella di Felipe Anderson. Le Olimpiadi sono il sogno di ogni giocatore, ma questo non si può scontrare con l’interesse di società e staff. Comunque il problema di Keita lo sta risolvendo la società e sarà risolvibile a breve.“
Il gruppo rischia di disunirsi come un anno fa per il discorso capitano?
“Credo che la fascia resterà a Biglia. All’interno di un gruppo la fascia da capitano è un simbolo, ma si può essere capitani anche con la Lazio nel cuore. Ora puntiamo a rinforzarci, la decisione con la società è puntare a un attaccante centrale per rimpiazzare Klose. Djordjevic è un ragazzo di grandissima generosità e disponibilità, diverso come caratteristiche da Klose. Cercheremo di tirare fuori il meglio da tutti, lui si sta allenando bene. Abbiamo parlato di ruoli e caratteristiche dei possibili obiettivi: in rosa bisogna avere 3 portieri e un tot di giocatori italiani o cresciuti nel vivaio. Confidiamo nel lavoro della società, possiamo avere pazienza, è ovvio che la squadra ha bisogno di qualche giocatore.“
Ci potrà essere spazio anche per Morrison quest’anno?
“Ho visto pochi giocatori nella mia carriera avere questo talento e calciare come Morrison. Il ragazzo si è presentato con un altro piglio, sa cosa deve fare e come deve porsi con squadra e l’allenatore.“
Come si potrà migliorare rispetto allo scorso campionato?
“L’anno scorso la situazione era di difficoltà di risultati. Avevamo una scadenza ma eravamo comunque sereni. Ripartiamo dal lavoro lasciato la scorsa stagione, ma partiamo con un obiettivo diverso ovvero il campionato intero. Fino a 4 giorni fa con Simone stavamo preparando una stagione a Salerno. Questa invece è la Lazio e la Serie A. C’è grande voglia di iniziare, stiamo lavorando solo per quello. C’è bisogno di fare mercato e sistemare altre cose. Nel momento in cui Simone riceve l’incarico c’è fiducia.“
E’ difficile lavorare con la squadra che è ancora un cantiere aperto?
“Il sogno di un allenatore è partire in ritiro con 24 giocatori pronti e disponibili ma nel calcio di oggi non è così. Un domani quando ritornano Biglia, Parolo e piazzeremo un paio di colpi di mercato, questa squadra dirà la propria. Su Candreva non mi esprimo, vedremo cosa accadrà“.