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Discriminazione sessuale: condannato Massimo Cellino

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Il tribunale del lavoro ha condannato il proprietario del Leeds United, ed ex presidente del Cagliari, Massimo Cellino per discriminazione sessuale. Il club inglese è finito a giudizio a causa del licenziamento di una dipendente, l’ex academy welfare officer Lucy Ward.

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Il Leeds dovrà pagare anche 290mila sterline di risarcimento. La Ward, dipendente per 17 anni della squadra, aveva denunciato il club inglese sostenendo di essere stata licenziata in quanto compagna di Neil Readfearn, uno dei sei tecnici licenziati da Cellino dopo il suo arrivo alla presidenza della società. Cellino e il Leeds hanno sostenuto che il provvedimento era stato preso a seguito di un periodo di ferie ritenuto eccessivo della Ward. Ferie prese nell’estate del 2015 per poter fare la commentatrice per la Bbc del mondiale femminile di calcio in Canada.

Come riferito dallo Yorkshire Evening Post ha ringraziato l’avvocato “che ha consentito che fosse riconosciuta l’ingiustizia che ho sofferto”. Cellino dovrà pagare 127.229 sterline e 81 cent per la discriminazione sessuale e 5.525 sterline per il licenziamento senza giusta causa, più le spese legali stimate intorno alle 100mila sterline.

Il gruppo di tifosi contestatori del presidente italiano, Time to go Massimo (“Massimo è ora di andartene”), hanno subito attaccato il numero uno del Leeds accusandolo di “spreco di risorse del club per l’ennesima battaglia legale” e, inoltre, hanno mandato un messaggio alla Ward: “E’ una di noi, vogliamo ringraziarla per i suoi meravigliosi 17 anni con la nostra società in cui ha cresciuto campioni come Delph e Milner.

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