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CRONACA – Roma, aveva rimosso il posto disabili: ristoratore condannato al carcere

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I fatti risalgono all’inizio del mese di luglio del 2010 quando nel cuore della notte, Silvestro Romano, ristoratore romano di via Veneto, decise coattivamente di far sparire il palo per disabili che gli toglieva spazio per sviluppare i suoi interessi. E, una volta rimosso il cartello stradale, si  è impossessato di 55 metri quadrati di suolo pubblico.

S

econdo il Pubblico Ministero l’imputato creò un dehors abusivo adornandolo con cinque ombrelloni e fioriera e, per tentare di cancellare le prove, stese un tappeto di finto prato verde nel posto dove prima parcheggiavano le macchine dei disabili. Ai vigili urbani però arrivò subito la segnalazione della rimozione del palo e, inevitabilmente, i cinque tavolini finirono sotto sequestro. Ora però il proprietario del ristorante è stato condannato a dieci mesi di reclusione con l’accusa di danneggiamento, invasione di terreni pubblici e violazione di sigilli. Quest’ultimo reato perché l’imputato continuò a utilizzare i posti a sedere nonostante tavolini e sedie fossero stati messi sotto sequestro.

La pena è anche più severa di quella richiesta dal pm che aveva chiesto per il ristoratore il pagamento di una pena pecuniaria di duemila euro. Il giudice ha anche disposto che il commerciante liquidi al Comune, costituitosi parte civile, un risarcimento danni da quantificarsi in separata sede. La decisione è figlia della linea dura adottata dalla Procura per il rispetto del decoro urbano che ha spinto il pm Nadia Plastina a chiudere le indagini per dieci imprenditori accusati di aver piazzato tavolini sul marciapiede.

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