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Corapi: “All’Italia sono mancate tre componenti essenziali. Pellè e Zaza dovranno…”

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Sergio Corapi intervenuto ai microfoni di Calciomercato ha parlato della Nazionale di Conte e dell’esito negativo dei rigori calciati da Zaza e Pellè che sono costati agli azzurri l’esclusione dal torneo.

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L’Italia nell’incontro con i tedeschi è stata penalizzata dai rigori, lei come avrebbe potuto aiutare gli azzurri? “Per calciare bene i rigori devono essere allenate tre componenti: convinzione nei propri mezzi, padronanza delle emozioni e conoscenza dell’avversario. Se si parte dal presupposto che un rigore parato è un rigore battuto male lavorando su questi tre aspetti al momento di calciare il penalty sai già di aver vinto perché sei già preparato a quel tipo di prestazione grazie agli allenamenti preposti a un allenamento sia mentale che fisico che ti hanno portato a creare una nuova abitudine. I calciatori sanno come si calcia un rigore ma bisogna anche essere pronti ad affrontare e gestire il contesto. Nel contesto in cui si è trovata l’Italia occorre tirare fuori convinzione, autostima e consapevolezza di sé. L’ideale sarebbe stato in fase di allenamento, anche se in modo diverso, riprodurre lo stress che comporta tirare un rigore in un momento delicato come quello. La differenza è tutta nella convinzione di essere forte. E inoltre avrei consigliato ai giocatori che hanno calciato i rigori di portarsi sul dischetto con una corsetta, fissando la porta e il portiere e mostrando sicurezza nei propri mezzi evitando di approssimarsi alla battuta camminando lungo il tragitto”.

Zaza e Pellè dopo gli errori dal dischetto sono stati molto criticati sui social, come potrebbe aiutarli? “Trasformerei per loro questa sconfitta in una grande opportunità di crescita per il futuro. Più forte è la delusione per una sconfitta, più forte sarà la motivazione di crescere e curare i dettagli. Sono mancati proprio nei dettagli, per loro può essere l’inizio di una crescita, potrebbero imparare molto da questo, è un’esperienza negativa che gli servirà da lezione per il resto della vita. Un’esperienza che può essere da esempio per molti altri calciatori che fino a questo momento hanno trascurato l’aspetto mentale della concentrazione durante lo svolgimento del gioco, fino alla preparazione nel tirare i rigori”.

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