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CONFERENZA – Lukaku: “Sono un terzino offensivo. Lite in allenamento? Cose che nascono e muoiono in campo”

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Nel giorno di presentazione di Jordano Lukaku, ha aperto la conferenza stampa il direttore sportivo Igli Tare. Queste le sue parole: “Siamo qui per presentare il primo acquisto di questa stagione: Jordan Lukaku. Lo seguo dai tempi dell’Anderlecht, già da quando faceva parte della seconda squadra e l’ho visionato anche a Viareggio. Grazie a un mio ex compagno di squadra ho sempre avuto ottime referenze nel corso degli anni. Abbiamo preso questo giocatore perché cercavamo un giocatore con caratteristiche offensive ma che può crescere nel calcio italiano. Ha un grande futuro ma dipenderà da lui, dovrà mettere tutta la dedizione perché il calcio italiano è difficile. Credo possa diventare un giocatore importante“.

Poi la parola è passata a Lukaku: “Gioco sulla fascia sinistra come terzino. Sono contento di aver avuto questa opportunità di firmare per la Lazio, una grande società che mi permetterà di migliorare tantissimo. Gli osservatori mi conoscono e sanno le mie potenzialità offensive ma sono convinto che grazie al calcio italiano potrò migliorare anche difensivamente“.

Hai capito le differenze tra il calcio belga e quello italiano?

C’è stato un impatto sul piano tattico dato che il mister cura molto la parte difensiva. E’ tutto molto più dettagliato e studiamo molto l’avversario, ho già avuto un report del prossimo avversario“.

Nainggolan ti ha parlato di Roma e della Lazio?

Ho parlato con Nainggolan, Mertens e Gillet, ma mi parlavano in generale della vita in Italia e del calcio italiano ma non ho mai parlato del mio arrivo alla Lazio“.

Che consigli ti ha dato tuo fratello Romelu? 

Non siamo entrati nei dettagli con Romelu perché ognuno decide per la propria carriera. Lui mi ha solo consigliato di fare questo salto di qualità“.

A chi ti ispiri?

Marcelo nel calcio attuale è l’unico a cui mi ispiro e con cui ho alcune similitudini nel gioco“.

Che clima c’è nello spogliatoio?

Non c’è energia negativa. Siamo tutti pronti a lottare e a dare tutto per la maglia. Anche Lotito è venuto negli spogliatoi per ribadirci questo concetto. Siamo pronti per la nuova stagione“.

Qual è il tuo punto di forza? Conoscevi già la Lazio?

E’ ovvio che conoscevo il club. Il primo ricordo che ho è la sconfitta nella finale di Coppa Uefa contro l’Inter. Ha avuto giocatori importanti che l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Sono veloce, fisico e posso dare il mio contributo nell’uno contro uno sia difensivamente che offensivamente. Poi ovvio che posso ancora migliorare“.

Hai parlato con Nainggolan del derby o con gli altri giocatori della Lazio?

No, non ho parlato con Radja del derby perché durante l’Europeo ancora non sapevo dell’interesse della Lazio, ma ne ho parlato con i miei nuovi compagni che mi hanno parlato dell’importanza di questa partita. Comunque non c’è bisogno di essere laziale e romano per capire l’importanza di questa partita famosa in tutto il mondo“.

Come si è risolta la lite di ieri durante l’allenamento?

Siamo uomini e calciatori, ci sono dei contrasti in campo che rimangono in campo. E’ finita lì e non se n’è più parlato“.

Caratterialmente che giocatore sei?

Non sono un giocatore che fa piccoli falli, cerco di far parlare i miei piedi. Sono un giocatore aggressivo ma non entro mai in maniera irruenta“.

Un messaggio ai laziali?

Darò tutto per questo club e questa grande società. Uscirò dal campo sempre con la maglia sudata. Voglio rendere i tifosi orgogliosi di me e della squadra. Forza Lazio!“.

Fabrizio Piepoli

 

 

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