Gigi Cagni a “La Lazio siamo noi” su Radio Incontro Olympia ha attaccato l’ex allenatore della Samp Walter Zenga: “Dopo l’esperienza durata circa tre mesi alla Sampdoria fra luglio e settembre scorsi, posso solo ringraziare il presidente Ferrero per l’opportunità concessami e per la sincerità con la quale mi chiamò comunicandomi il mio allontanamento da Genova, per il quale il patron blucerchiato non ha alcuna colpa, come qualcuno invece ha tentato di farmi credere… Quel qualcuno corrisponde al nome di Zenga, una delusione dal punto di vista professionale ed umano che non mi sarei mai aspettato dopo 35 anni di amicizia”.
IL MOTIVO
Cagni spiega il motivo della diatriba: “Lui mi chiamò a Genova per affidarmi la fase difensiva della squadra, cosa che in quei mesi mai avvenne se non in piccolissima parte. Il vero e reale motivo per cui Walter mi portò in Liguria fu il suo inserimento nel non facile ambiente genovese, che infatti all’inizio fu freddo e scettico nei suoi confronti. Zenga evidentemente aveva intravisto nella mia figura un aiuto in tal senso, una volta avvenuto il suo adattamento alla piazza, ha pensato bene di disfarsi di me affidando a Ferrero le cause del mio esonero, quando, ripeto, non era assolutamente così la realtà. Inoltre, Zenga mi riportò alcune presunte lamentele provenienti proprio dal reparto arretrato della Sampdoria, manifestate in particolar modo da un elemento che poi non ho mai concretamente saputo chi fosse. Secondo questo presunto contestatore, data la mia età non più verde, i miei metodi sarebbero “antichi”… La verità è che lui non mi ha mai saputo nè voluto dire le cose in faccia, con chiarezza e trasparenza come deve avvenire fra professionisti e soprattutto uomimi. Di lui non ne voglio più sentir parlare…”
span style="font-size: 16px; line-height: 24px;">BIELSA LOCO MA NON TROPPO
Cagni ha detto la sua anche sul prossimo allenatore della Lazio Bielsa: “Loco ma non troppo. Il tecnico argentino è esperto, navigato, se ha accettato di allenare la Lazio accogliendo l’offerta di Lotito, avrà studiato ogni minimo dettaglio per non lasciare nulla al caso. Rischi e pericoli annessi e connessi…”.