Dopo solo qualche giorno la targa ricordo di Ciro Esposito, il tifoso napoletano raggiunto da un proiettile prima della finale di Coppa Italia e morto dopo 50 giorni di agonia in un letto di ospedale, è tornata al suo posto.
Dopo che qualcuno nei giorni scorsi aveva imbrattato la targa del ragazzo, la suddetta era sparita generando lo sdegno generale per quello che era stato ritenuto un gesto inquietante e oltraggioso. Ma la verità è tutt’altra storia. E, ancora una volta, una storia di Amore e Rispetto, parole a volte forse troppo dimenticate o pronunciate senza alcun valore. A rimuovere la targa per ripulirla e ricollocarla sul posto è stato un tifoso dell’Hellas Verona. A riportarla nel luogo del suo posizionamento, invece, è stato Vincenzo: il tifoso del Napoli rimasto per tanto tempo “autore ignoto” del “nobile gesto” e della poesia dedicata a Ciro.
Raggiunto da RomaToday mentre ricollegava la targa il tifoso napoletano ha dichiarato: “Il mio è un gesto che viene dal cuore per un giovane, tifoso del Napoli come me, che non c’è più. Una poesia scritta con commozione subito dopo la morte di Ciro. Potranno danneggiarla di nuovo ma noi saremo sempre pronti a rimetterne una nuova. Ciro vive nei nostri cuori e nei nostri ricordi: niente e nessuno potrà mai cancellarlo”.