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SOCIETA’ – Disabilità: l’indennità non è reddito

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I disabili che usufruiscono dell’indennità di accompagnamento e di altre provvidenze da parte delle pubbliche amministrazioni legate alla propria condizione possono finalmente ottenere la documentazione della situazione patrimoniale che non contempli queste voci.

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Il Ministero del Lavoro ha pubblicato un decreto per rendere operativo il nuovo modello della Dichiarazione sostitutiva unica. L’atto dovrà essere compilato dai disabili interessati ad ottenere il calcolo dell’indicatore della situazione patrimoniale equivalente. Il decreto ufficiale e il nuovo modello sono scaricabili qui.

Il dicastero ha recepito le sentenze del Consiglio di Stato n. 838, 841 e 842 del 2016 e dato esecuzione a un articolo contenuto nel decreto-legge “Scuola” convertito nelle ultime settimane dalle Camere. Il nuovo modello e le nuove modalità di calcolo degli indicatori di ricchezza delle famiglie (Ise e Isee) resteranno in vigore per 45 giorni, in attesa del recepimento definitivo dei principi giurisprudenziali con modifiche al regolamento di disciplina (decreto presidente del Consiglio dei ministri n. 159/2013). I giudici del Consiglio di Stato avevano confermato tre analoghe sentenze del Tar Lazio del 2015 che avevano parzialmente accolto altrettanti ricorsi con l’effetto, in sintesi, di: “Escludere dal calcolo dell’indicatore della situazione reddituale i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, incluse carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche”, vale a dire assegni, assegni sociali, assegni di cura, contributi vita indipendente, indennità per invalidità sul lavoro, indennità per minorazioni civili, pensioni.

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