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Processo Magherini: ridicole le richieste del Pubblico Ministero

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Veramente ridicole le richieste del pubblico ministero Luigi Bocciolini per la morte dell’ex calciatore fiorentino Riccardo Magherini, avvenuta il 3 marzo 2014 mentre veniva arrestato dopo aver dato in escandescenze nel centro cittadino del capoluogo toscano.

Richiesti nove mesi per omicidio colposo per i carabinieri Stefano Castellano, Davide Ascenzi e Agostino Della Porta, dieci per il collega Vincenzo Corni, reo anche di percosse, e nove mesi per Claudia Matta, una delle volontarie della Croce Rossa. Per l’altra volontaria imputata, Janeta Mitrea, il pm ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto. Un altro soccorritore, anche lui imputato, è deceduto in corso di procedimento.

Le percosse, contestate dal pm Bocciolini a solo uno dei carabinieri, si riferiscono a dei calci tirati a Magherini mentre gli altri militari lo tenevano bloccato in terra. La condanna per Claudia Matta è stata richiesta perché la volontaria non avrebbe praticato nessuna manovra di rianimazione al giovane a terra che forse si sarebbe potuto salvare. L’assoluzione per l’altra volontaria è stata chiesta perché distante dall’accaduto, impegnata nel frattempo a medicare un altro carabiniere. Il pubblico ministero ha concluso dichiarando che se le persone intervenute avessero consentito a Magherini di respirare mettendolo seduto l’ex calciatore non sarebbe deceduto. Dopo il pm hanno preso la parola le parti civili. Molte le persone che hanno seguito l’udienza. Come nelle precedenti presenti alla requisitoria i familiari di Magherini e decine di amici e conoscenti. Molti anche i volontari della Croce Rossa.


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