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ITALIA-SPAGNA, LE PAGELLE: Parolo da leggenda su Iniesta, Buffon e Pellé monumentali

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Ecco le pagelle del trionfo azzurro contro la Spagna
ITALIA:
Buffon 8: La parata finale su Piqué resterà sui libri di storia Azzurri, impressiona la sicurezza che riesce a infondere a tutto il reparto difensivo.
Barzagli 6.5: Forse meno sicuro di altre volte, partita comunque ottima fino al tentativo di “suicidio” con assist per Piqué.
Bonucci 8: E’ più che mai il suo Europeo, il suo rendimento tocca i picchi dei grandi dell’Italia di tutti i tempi.
Chiellini 8: Il gol nobilita una partita di straordinaria sostanza, monumentale negli anticipi e nelle chiusure. Florenzi 6.5: Come sempre generosissimo, ma onestamente un po’ confusionario. (dal 39′ s.t. Darmian 7: Con l’assist per Pellé, pur deviato, si guadagna ampiamente la giornata).
Parolo 8: I tifosi della Lazio non lo riconoscerebbero se non lo avessero visto giocare così due anni fa. Marcatura su Iniesta da raccontare ai nipotini.
De Rossi 7.5: Qualche pallone perso ma nel primo tempo sale prepotentemente in cattedra al centrocampo, da alfiere azzurro qual è. Costretto al forfait da un problema fisico. (dal 9′ s.t. Thiago Motta 7: Un “ragioniere” come lui serve in campo. Peccato per l’ammonizione, salterà la Germania).
Giaccherini 7.5: “Giaccherinho” a tratti è incontenibile, a volte forza la giocata ma è sicuramente il guastatore di questa pazza, bellissima Nazionale.
De Sciglio 7.5: Piace moltissimo in fase di copertura, quasi un inedito per un cavallone di fascia come lui. Supera a pieni voti uno degli esami più importanti della sua carriera.
Pellè 8: Come contro il Belgio, chiude col gol una prestazione di incredibile intensità. Cattiveria agonistica su tutti i palloni, l’Italia in centravanti ce l’ha, eccome.
Eder 6: Un voto che forse non rende giustizia al suo spirito di sacrificio, ma un attaccante esperto come lui non può fallire certi gol. (dal 37′ s.t. Insigne 7: Un cioccolatino delizioso quello servito a Darmian che avvia l’azione del raddoppio).
L’allenatore Conte 8: Questo Europeo è sempre più un suo capolavoro, valore aggiunto capace di creare un collettivo brutto, sporco ma soprattutto cattivo. E quando l’Italia torna a fare l’Italia, nella sua tradizione tattica, non ce n’è per nessuno.
SPAGNA:
De Gea 6: Sul gol del vantaggio azzurro ha colpe evidenti, ma salva il risultato in almeno tre occasioni per i suoi.
Juanfran 6: Inesauribile ma meno preciso del solito.
Piqué 5: Male in difesa, malissimo in attacco quando si ritrova di fronte il monumento Buffon tra sé e il gol dell’uno a uno.
Sergio Ramos 5.5: Si vede che il rigore sbagliato contro la Croazia ha lasciato il segno. Appare tra i più stanchi di una Nazionale già logora.
Jordi Alba 5: Impalpabile il suo contributo, sulla sua fascia regna l’anarchia.
Cesc Fabregas 6: Uno degli ultimi ad arrendersi, è lui ad avere le invenzioni migliori sulla trequarti.
Busquets 5.5: Molto fumo, poco arrosto.
Iniesta 5.5. Parolo se lo ricorderà per un bel po’ di tempo: per la prima volta la fonte di gioco della “roja” viene pressoché azzerata.
David Silva 6: Quando vede l’Italia gli si accende sempre una scintilla. Brutto il gesto finale su Chiellini.
Morata 5: Il protagonista più atteso finisce risucchiato nella tela della difesa italiana. Il Real si sarà già pentito della “recompra”? (dal 25′ s.t. Lucas Vazquez 6: Porta freschezza con la sua innata capacità di saltare l’uomo.)
Nolito 5: Non sembra pronto per certi palcoscenici. (dal 1′ s.t. Aduriz 6: La sua generosità lo tradisce, costretto ad uscire prima della fine. Dal 36′ s.t. Pedro 5.5: Praticamente non pervenuto.)
L’allenatore Del Bosque 5: Il suo ciclo probabilmente era finito già in Brasile: non è riuscito a rinnovare il gruppo più vincente di sempre della storia del calcio spagnolo, sul quale resterà comunque indelebile la sua firma.
Fabio Belli
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