Alcuni dubbi potranno essere sciolti oggi nella conferenza stampa dello stesso Conte ma sicuramente, conoscendo l’ex tecnico della Juventus, non saranno tutti. Il Belgio si presenterà probabilmente (anche qui il condizionale è d’obbligo vista la gamma di scelte più che ampia, specie in attacco, a disposizione di Wilmots) con il 4-2-3-1, senza troppi stravolgimenti rispetto alla squadra che ha portato alla qualificazione da Hazard a Origi passando per Vertonghen, De Bruyne e Lukaku.
Più difficile – riporta Goal.com – è invece decifrare le intenzioni di Conte. Il 3-5-2 è senza ombra di dubbio il modulo a cui il Ct è più affezionato e, in realtà, sembra improbabile una cambiamento sul tema, al massimo una variazione più marcata tra le fasi di possesso e non possesso, altra caratteristica tipica delle squadre contiane. Gli indizi sono al minimo storico visto che tutti gli allenamenti, da ieri, sono stati e saranno svolti a porte chiuse, anche se è facile immaginare che i focus siano stati organizzati per ragionare senza quel regista che manca agli Azzurri e partendo dalla solida difesa.