Ormai ci siamo, sembra che Marcelo Bielsa sarà il nuovo allenatore della Lazio. In attesa dell’ufficialità, ecco una lista di 10 curiosità che probabilmente non conosci che gli sono valse il soprannome di Loco. Buona lettura.
1)A fine anni ’80, quando allenava le giovanili del Newell’s Old Boy in Argentina, usava un metodo singolare per analizzare i suoi giocatori durante gli allenamenti. Dato che il campo di allenamento era sprovvisto di tribune, Bielsa soleva arrampicarsi su un albero e prendere tutte le annotazioni tattiche su un blocco note che ogni qual volta cadeva era causa di interruzione dell’allenamento.
2)Nel 2004 dopo aver vinto l’oro olimpico con la selezione argentina composta da giocatori come Tevez, Burdisso e Mascherano e mentre tutta l’Argentina si aspettava che conducesse la Selecciòn ai mondiali del 2006, improvvisamente diede le dimissioni senza mai spiegarne il motivo. Stesso comportamento che ebbe un anno e mezzo fa quando lasciò l‘Olympique Marsiglia dopo la prima giornata di Ligue 1. Laconico il suo saluto: “Il mio lavoro qui è finito. Me ne torno nel mio paese”. E tante care cose…
3)Nella sua prima conferenza a Marsiglia si scagliò contro la dirigenza rea di non aver accontentato le sue richieste di mercato e di aver fatto “scelte assurde”, come lui stesso le definì. Tare è avvisato.
4)Pare che durante gli allenamenti difensori e attaccanti si incontrino soltanto nelle partitelle, in quanto divide la squadra in due blocchi come si usa fare nel football americano. Oltretutto in ogni club che allena pretende di avere la chiave del centro di allenamento in modo da poter organizzare riunioni tattiche notturne col suo staff.
5)Si dice che a casa abbia una videoteca gigantesca contenente filmati di tutte le squadre del mondo e recentemente ha rivelato di aver visto più di 50mila partite.
6)Ha una tenuta in campagna poco fuori Rosario con tanto di campo regolamentare e gestisce il suo personale come una squadra da calcio. Leggenda narra che una volta nel cuore della notte abbia svegliato cuochi, camerieri e anche i vicini per provare degli schemi tattici.
7)Bielsa è un maniaco del lavoro e vuole avere sotto controllo i suoi giocatori a 360°: alimentazione, dieta, peso, risultati dei test atletici e disciplina. A Bilbao cacciò dall’allenamento Llorente solo perché poco attento.
8)E’ fedele al suo schema il 3-3-1-3, ma è convinto che nel calcio esistano in totale 28 moduli di gioco, né uno di più né uno di meno. E guai a contraddirlo…
9)Da giovane per poter leggere la cronaca di tutte le partite e non avendo i soldi per poter acquistare tutti i giornali, decise di gestire un’edicola nel centro di Rosario.
10)A 32 anni, divenuto neo allenatore delle giovanili del Newell’s Old Boys, decise di cercare nuovi talenti in giro per l’Argentina. Percorse 125mila km in 3 mesi a bordo di una Fiat 147. Fu nel distretto di Avellaneda che si imbatté in un 16enne sovrappeso che cercava di rubare dalla sua auto una stecca di cioccolata. Quel ragazzo era Gabriel Batistuta. Nel suo Argentina coast to coast scoprì anche Sensini e Balbo.
Fabrizio Piepoli