Federico Garcia Lorca nasce il 5 giugno 1898 a Fuente Vaqueros, nei pressi di Granada, da una famiglia di proprietari terrieri. Bambino allegro ma timido e pauroso, con una straordinaria memoria e una grande passione per la musica e per le rappresentazioni teatrali. Un ragazzo non portato per la scuola ma capace di coinvolgere nei suoi giochi molte persone.
Nel 1934 la morte del grande torero Ignacio Sánchez Mejías, ucciso da un toro infuriato durante una corrida, lo costringe ad un soggiorno forzato in Spagna. Due anni dopo, poco prima dello scoppio della guerra civile, Garcia Lorca redige e firma, assieme a Rafael Alberti ed altri 300 intellettuali spagnoli, un manifesto d’appoggio al Frente Popular, che appare sul giornale comunista Mundo Obrero il 15 febbraio, un giorno prima delle elezioni vinte per un soffio dalla sinistra.
Il 17 luglio 1936 scoppia l’insurrezione contro il governo della Repubblica e inizia la guerra civile spagnola. Il 19 agosto Federico García Lorca, che si era nascosto a Granada, viene trovato, rapito e portato a Viznar, dove vicino a una fontana conosciuta come la Fontana delle Lacrime, viene brutalmente assassinato tramite fucilazione senza alcun processo.