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CULTURA – Federico Garcia Lorca, il poeta spagnolo per eccellenza

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Federico Garcia Lorca nasce il 5 giugno 1898 a Fuente Vaqueros, nei pressi di Granada, da una famiglia di proprietari terrieri. Bambino allegro ma timido e pauroso, con una straordinaria memoria e una grande passione per la musica e per le rappresentazioni teatrali. Un ragazzo non portato per la scuola ma capace di coinvolgere nei suoi giochi molte persone.

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Una grave malattia complica i suoi studi regolari. Nel 1915 riesce a iscriversi all’università e conosce il giurista Fernando De Los Rios. Altri contatti importanti in quel periodo furono quelli con il grandissimo musicista Manuel De Falla e con il grande poeta Antonio Machado. Nei primi anni ’20 è a Madrid dove conosce e stabilisce contatti con artisti importanti come Dalì, Buñuel e Jimenez. Nel frattempo si dedica alla scrittura di lavori teatrali che non riscontrarono i favori del pubblico. Dopo essersi laureato grazie a nuovi lavori partecipa a conferenze e fa nuove amicizie: Pablo Neruda, Ignacio Sánchez Mejías. Viaggia molto, soprattutto tra Cuba e gli Stati Uniti, dove ha modo di comprendere direttamente i contrasti e i paradossi di ogni societá evoluta. Grazie a queste esperienze si forma l’impegno sociale del poeta, ad esempio con la creazione di gruppi teatrali autonomi la cui attivitá è finalizzata allo sviluppo culturale della Spagna.

Nel 1934 la morte del grande torero Ignacio Sánchez Mejías, ucciso da un toro infuriato durante una corrida, lo costringe ad un soggiorno forzato in Spagna. Due anni dopo, poco prima dello scoppio della guerra civile, Garcia Lorca redige e firma, assieme a Rafael Alberti ed altri 300 intellettuali spagnoli, un manifesto d’appoggio al Frente Popular, che appare sul giornale comunista Mundo Obrero il 15 febbraio, un giorno prima delle elezioni vinte per un soffio dalla sinistra.

Il 17 luglio 1936 scoppia l’insurrezione contro il governo della Repubblica e inizia la guerra civile spagnola. Il 19 agosto Federico García Lorca, che si era nascosto a Granada, viene trovato, rapito e portato a Viznar, dove vicino a una fontana conosciuta come la Fontana delle Lacrime, viene brutalmente assassinato tramite fucilazione senza alcun processo.

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