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Euro 2016 – Collina spiega le modifiche al regolamento

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Presente a Coverciano per un incontro con gli azzurri Pierluigi Collina. L’incontro si è tenuto per mettere in guardia i giocatori sui rischi legati al mondo delle combine e ai personaggi che alimentano il circuito delle scommesse irregolari sulle partite e per poter spiegare ai calciatori le nuove regole del calcio.

Dopo aver illustrato le nuove disposizioni arbitrali Uefa, già entrate in vigore, il responsabile della commissione arbitrale dell’Uefa ha dichiarato: “Già ho avuto altri incontri con diverse nazionali. Mi ha fatto piacere l’attenzione e lo scambio di opinioni con gli azzurri. Il gioco deve sempre  preservare l’integrità fisica dei calciatori. Si gioca con maggiore intensità rispetto a prima, di conseguenza c’è il rischio di un numero maggiore di contatti e maggiori rischi d’infortunio. Bisogna fare maggiore attenzione con interventi che possono creare danno fisico all’avversario. Nessuno accusa chi commette un fallo di averlo fatto apposta per far male al rivale. I giocatori devono capire che bisogna avere rispetto dei colleghi senza metterli nelle condizioni di subire, anche se involontariamente, infortuni che possano metterne in dubbio il futuro professionale”.

Collina ha poi parlato di alcuni punti-chiave del nuovo regolamento Uefa: “L’incontro di oggi fa parte di un programma ideato sin dal 2008. Ma, visto che l’Ifab ha ultimamente apportato diverse modifiche al regolamento, abbiamo preferito concentrarci sugli aspetti meno consolidati. Ad esempio su come è cambiata la tripla sanzione. All’Europeo chiunque faccia un fallo onesto tentando di arrivare sul pallone ma arriva leggermente in ritardo commettendo fallo all’interno dell’area di rigore non verrà più punito con cartellino rosso, rigore e squalifica per la gara successiva, ma verrà solo ammonito e punito con il calcio di rigore. Inoltre non c’è più l’obbligatorietà dell’ammonizione per fallo di mano quando un giocatore ferma un passaggio tra due avversari e, in caso di cure brevi la scelta di far restare sul terreno di gioco il giocatore infortunato senza per forza farlo uscire dal campo”.

Infine sul possibile tifo per gli azzurri a Euro 2016: “Ho fiducia nella ‘mia’ di nazionale: i 18 arbitri più lo staff che lavora dietro le quinte. Abbiamo più di 110 persone al lavoro per questo Europeo. Sono loro che ho a cuore. Se spero che Rizzoli non diriga la finale? Domanda banale che ho ricevuto anche quando arbitravo”.

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