L’ex difensore biancoceleste Giuseppe Biava ha parlato ai microfoni di ‘Lazio Style Radio’, queste le sue dichiarazioni.
Su Bielsa: “C’è attesa per l’annuncio. Si tratta di un allenatore di livello internazionale e penso che la gente laziale sarà contenta se dovesse arrivare. Anche perché il suo ingaggio fa capire che la società è intenzionata a fare quel salto di qualità che magari è mancato nelle scorse stagioni”.
Sulla difesa, che avrà un ruolo chiave nel tipo di gioco adottato dal tecnico argentino: “Certo, se uno vuole giocare all’attacco, è necessario che abbia una difesa brava nell’uno contro uno. Come quella che aveva Petkovic, che aveva una mentalità europea, attaccava e quindi in difesa non poteva sbagliare nulla. Anche Pioli il primo anno ha fatto bene, perché aveva de Vrij che riusciva a tenere bene la retroguardia. Poi senza l’olandese sono sorte le difficoltà. Con Petkovic non è stato facile, perché molto spesso mi trovavo in situazioni di uno contro uno, mentre con Reja tutti giocavamo dietro la linea della palla e si ripartiva. Adesso Bielsa giocherà con la difesa a tre, vedremo”
Su Radu, che il Loco potrebbe impiegare come centrale sinistro: “Con la difesa a 3 il suo ruolo naturale è il centrosinistra. È perfetto perché è bravo a marcare a uomo. La difesa quest’anno dovrà essere rapida e brava nell’uno contro uno. L’ideale sarebbe un reparto che si completa, come il trio della Juventus, è da loro che bisognerà prendere esempio se si vuole giocare a tre dietro. Bielsa conoscerà parecchi giocatori, anche da campionati esteri, e conosce il gioco, dunque sceglierà giocatori adatti in caso a quello che vuol proporre”
Sulle fasce: “Lì la Lazio è messa bene: ha Lulic, Candreva e gli altri, che sanno sia attaccare che difendere. Basta? Mi piaceva anche quando era all’Udinese, non era così scarso in fase difensiva. È maturato da quando è alla Lazio, magari anche grazie all’aiuto del mister (Pioli, ndr) con cui ha fatto un grande lavoro”.
Capitolo Nazionale: chi saranno i prossimi difensori azzurri?: “Ora come ora non ce ne sono molti: penso a Rugani, che sta imparando dal trio difensivo juventino, ma anche a Tonelli e Romagnoli. Si spera che si riesca a sfornare giocatori validi, che in passato l’Italia ha sempre avuto”
Su Italia-Germania: “Credo che l’Italia possa far bene. Certo, il tabellone è duro, ma visto lo spirito di ieri bisogna essere fiduciosi. Loro sono i campioni del Mondo, sono fra i più forti. Sono più simili all’Italia rispetto alla Spagna e possiamo metterli in difficoltà. Penso che sarà una gara equilibratissima, risolta da una giocata di qualche campione”.
Un occhio al mercato: si parla di Djimsiti dell’Atalanta: “E’ bravo, ma ha giocato veramente poco, scendendo in campo solo dopo che l’Atalanta ha raggiunto la quota salvezza. Se ne parla bene, però: è giovane e può solo che migliorare. Gli consiglio di restare all’Atalanta per maturare per poi fare il salto dopo. In una piazza come Roma rischierebbe di bruciarsi: le qualità ci sono”.
Sui giovani, che Bielsa potrebbe valorizzare: “Me lo auguro, perché la Lazio ha giocatori giovani come Keita, Felipe Anderson e Cataldi. Se riesce a valorizzare i giovani può essere un vantaggio per la Lazio”.
Sui difensori migliori visti a Euro 2016: “Di centrali, guardando in giro, mi tengo i miei dell’Italia. Se devo dire proprio un nome, guarderei Barzagli. Ci ho giocato insieme a Palermo e sa fare tutto, parla poco ma è un trascinatore. Per i giovani è un esempio”.
Infine, un giudizio su Immobile: “È un giocatore fastidioso. Gioca molto sulla linea del fuorigioco e, se i biancocelesti vogliono fare un gioco propositivo, potrebbe trovare delle difficoltà. Se trova squadre chiuse dietro potrebbe fare fatica. Ma se ha campo diventa devastante in velocità”.