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Tare: “Stagione deludente ma non ripeteremo gli stessi errori”. Le parole del ds 6 anni fa…

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L’anno scorso abbiamo fatto bene ma quest’anno l’impresa non ci è riuscita. Stiamo lavorando per crescere. Se ci soffermiamo sul finale di stagione il bilancio è positivo. Nel corso della stagione abbiamo avuto alti e bassi. So che le aspettative della gente erano alte e ci si aspettava un campionato al vertice. In questa stagione abbiamo commesso tanti errori da cui abbiamo tratto insegnamento e che non ripeteremo. Ora interverremo dove ce ne sarà bisogno, vogliamo una squadra che possa competere per i vertici europei”. Queste parole appartengono al ds Tare e sebbene siamo maledettamente attuali risalgono a  6 anni fa quando ricevette il Premio Limone Ussi, trofeo “consolatorio” che la stampa dà “a personaggi del mondo dello sport che hanno raccolto particolari meriti o demeriti”. Ieri il premio è stato vinto nuovamente da Tare che ha bissato il successo del 2010, ed è chiaro che il direttore sportivo, 6 anni fa come oggi, non ha ottenuto quel premio per meriti. Tant’è che all’epoca Tare rispose scherzosamente: “Lo accetto ma lo divido col presidente Lotito”.

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A questo giro il dirigente albanese non ha partecipato all’evento e il premio è stato ritirato dal responsabile della comunicazione biancoceleste. Incredibile notare quante analogie ci siano tra quest’ultima stagione e quella del 2009-2010. La Lazio è arrivata a metà classifica come 6 anni fa (nel 2010 arrivò 12^), eliminata in entrambe le stagioni ai quarti di Coppa Italia, mentre in Europa League quest’anno è andata leggermente meglio. Anche in quella stagione la Lazio cambiò allenatore in corsa passando da Ballardini a Reja. Pure all’epoca c’erano rumors di mercato che volevano le partenze dei gioielli biancocelesti, solo che allora si chiamavano Kolarov e Zarate e oggi si chiamano Biglia e Candreva. Tuttavia, quella stagione, nonostante le varie difficoltà, regalò un’emozione ai tifosi biancocelesti con la conquista della Supercoppa Italiana a Pechino contro l’Inter del triplete di Mourinho. Una piccola grande soddisfazione in una stagione tribolata, che quest’anno, invece, non c’è stata dato che la Lazio è stata malamente sconfitta dalla Juventus in finale di Supercoppa. Corsi e ricorsi storici che dimostrano come nulla sia cambiato in 6 anni. Allenatori e giocatori sono cambiati (di quella rosa sono rimasti soltanto Radu e Mauri), eppure i risultati sono gli stessi. Ma allora di chi è la colpa? Chissà se anche a questo giro Tare avrebbe condiviso il Premio Limone con Lotito.

Fabrizio Piepoli

 

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