Nella consuete e-news il premier Matteo Renzi ha parlato di calcio: “È il momento di prendere una iniziativa forte per restituire il calcio alle famiglie e agli appassionati. Nella finale di Coppa Italia di quest’anno, ventiquattro mesi dopo la tragica fine di Ciro, si sono registrati di nuovo incidenti: senza vittime, fortunatamente. Ma è comunque inaccettabile. Le parole di mamma Antonella segnano i cuori, certo, ma devono anche lasciare un segno concreto in chi guida il mondo del pallone. Il governo è pronto a dare una mano in tutte le direzioni, ma la Federazione e tutte le società – alcune già lo hanno compreso benissimo e sono dei modelli nella giusta direzione – devono prendere atto che non è più tempo di rinviare le decisioni. Morire giovani è sempre un controsenso. Farlo per una partita di calcio è semplicemente un’assurdità. Quel giorno ero all’Olimpico con la mia famiglia e con i miei figli e pensare che una mamma non possa più riabbracciare suo figlio solo perché quel ragazzo andava allo stadio strappa l’anima e toglie il respiro”. Il modello di riferimento è sempre quello estero: “Richiamare la responsabilità di tutti e di ciascuno su come viene concepito il calcio in Italia, beh, questo ci riguarda. Altri Paesi, a cominciare dagli inglesi, hanno rivoluzionato il football dagli stadi all’ordine pubblico: e oggi andare a vedere una partita è uno spettacolo, gli stadi sono vivi e pieni di vita, la partita è un’esperienza divertente e serena”.
PUBBLICITA