A margine del premio ‘Ussiroma‘, dedicato ad atleti, dirigenti e giornalisti del mondo dello sport, tenutosi stamane al Circolo Canottieri Aniene, ai microfoni dei cronisti presenti si sono fermati l’attuale allenatore biancoceleste dei biancocelesti Simone Inzaghi, e il responsabile della comunicazione della società, Stefano De Martino.
L’allenatore ha parlato della stagione appena conclusa, che lo ha visto protagonista nelle ultime 7 giornate: “Sono contento di quanto fatto, ero arrivato in una situazione non semplice e aver messo forti dubbi alla società è motivo di orgoglio e di successo. Sono sereno, vedremo che deciderà la società. Io sapevo che sarebbero potute essere 7 partite uniche ma non potevo dire no alla Lazio, perché sono laziale e per la mia storia con questo club. Ho fatto tutto nel migliore dei modi, ora vedremo con estrema serenità cosa deciderà la società”. Sui sondaggi della società con altri allenatori: “Non mi disturbano, è normale che una società fa. Se fosse stato per me non li avrei fatti e avrei confermato Inzaghi (ride, ndr). Però so che funziona così, lo fanno tutti. Due anni fa quando fu scelto Pioli prima della mia finale con la Primavera c’era anche il mio nome, poi scelsero Pioli e mi sono rimesso a lavorare con i miei ragazzi. Due anni dopo è capitata questa possibilità, è stata estremamente rischiosa visto che c’erano grossi problemi. Io ho fatto il massimo“. Poi sul suo futuro: “Programmare e iniziare una nuova stagione è il sogno di ogni allenatore, ora vedremo cosa succederà poi si vedrà anche il mio futuro. Io spero sia qui alla Lazio, ma se non fosse così la vita va avanti e il lavoro continua. Mi sentivo pronto per il salto in Serie A, ho fatto sei anni di giovanili, da 25 anni sono nel calcio, un po’ di esperienza l’ho fatta. In questo mini ciclo alla Lazio ho potuto dimostrare che posso giocare le mie carte nel migliore dei modi, la società ha visto come lavoro, i ragazzi della squadra hanno visto che possiamo e dobbiamo fare delle buonissime cose. Vedremo cosa succede”. Infine su uno dei pezzi pregiati dell’organico biancoceleste, Lucas Biglia: “Ho visto cosa vuol dire avere un giocatore con queste caratteristiche nella squadra“.
Stefano De Martino era presente in vece di Igli Tare, insignito del “Premio Limone”. Queste le sue parole: “Tare è fuori per motivi di lavoro, ovviamente per il calciomercato. Sarà un mercato importante, come ha detto anche lo stesso Inzaghi, comunque si tratta del direttore sportivo, lavora ed è già in giro per questo. Ha detto bene Inzaghi sulla questione allenatore. Fra l’altro ha gestito benissimo questo momento molto delicato e molto difficile; non posso far altro che complimentarmi con lui. La società ha il dovere di guardarsi intorno e di fare le sue valutazioni, vedremo cosa uscirà fuori. Fra una decina di giorni sapremo tutto. A brevissimo non credo, già nel ritiro ci saranno delle novità, questo è un gruppo molto importante, non certamente da ottavo posto. Lo ha sottolineato anche Inzaghi, non è un caso che la società la scorsa stagione abbia deciso di tenere tutti i calciatori più importanti e credetemi sono state stracciate offerte stratosferiche. I risultati non hanno dato assolutamente merito a questo gruppo“.