Per parlare della squadra biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Sergio Petrelli:
“L’andamento stagionale dei biancocelesti è costato il posto a Pioli, il tecnico non è riuscito a dare continuità al lavoro svolto, non è riuscito a concretizzare quanto di buono fatto in precedenza. Quello di quest’anno è stato un passo indietro. La Lazio dovrà pensare a un nuovo allenatore a meno che Inzaghi non sia entrato nelle grazie del Presidente e della piazza. Per me ha fatto bene, potrebbe essere l’allenatore giusto per tornare a buoni livelli. Dopo una stagione così brutta si farà di tutto per cercare di disputare un’ottima annata. Per Inzaghi il fatto di aver messo in difficolta la società è già un ottimo risultato. In sette partite ha già portato qualcosa di nuovo, in due-tre incontri ci ha mostrato delle belle cose. La società potrebbe dargli un’opportunità, ha subito legato con i giocatori e già questo può portare a ottenere qualcosa di buono. Inzaghi ha voglia di dimostrare tutto il suo valore, vuole condurre una squadra di ottimo livello. Con i giocatori serve sia il bastone che la carota, bisogna farli lavorare ma anche concedere loro qualcosa. Alla guida della Primavera ha raggiunto ottimi livelli, quando si lavora in una grande società le differenze tra guidare la Primavera o la prima squadra non sono tante e lui è pronto per farlo. Nella gara di Genova contro la Sampdoria la sconfitta è stata immeritata, i biancocelesti hanno sbagliato tanti gol, la squadra in campo sembrava giocasse a memoria, è stata una bella partita anche se alla fine è stata persa. Per Simone è il momento giusto, sa come far giocare la squadra in ottima maniera. Avrà una grande carica nel condurre la Lazio dato che è una delle grandi squadre. Adesso bisogna ripartire senza pensare subito ai risultati, in alcune annate bisogna rifondare il gruppo per avere elementi convinti di poter disputare un ottimo campionato. Tra i biancocelesti ci sono ragazzi interessanti e di valore e qualche veterano che rimarrà ed aiuterà i più giovani a crescere sia individualmente che come squadra. Sono sicuro che i biancocelesti ripartiranno nella maniera più ottimale. Klose è stato l’uomo in più in questo periodo finale. Il tedesco è un uomo di grande educazione, non ha mai fatto polemiche. Un calciatore nelle sue condizioni avrebbe potuto creare problemi alla società invece ha sempre rispettato tutti. E poi 64 gol non sono pochi!”.