Merenda non significa merenda. Significa soltanto che quella che si disputerà stasera allo Stadio Olimpico, sarà l’ultima gara di una stagione di merenda. Mai come quest’anno la Lazio del patron Lotito ha fallito su tutti i fronti. Tutti. Le uniche piacevoli note di una stagione senza spartito sono state quelle di Milinkovic-Savic – messo inspiegabilmente in panchina da Inzaghi – il miracolo di Konko che mai come quest’anno (adesso che scade il contratto) ha avuto una continuità mai vista negli anni precedenti e, solo in quest’ultima parte della stagione, il colpo di coda di Miroslav Klose, un campione che andava celebrato in ben altri modi. Primo fra tutti, un rinnovo contrattuale che avrebbe garantito anche un notevole ritorno d’immagine, ma poi sopratutto uno stadio gremito per salutare il bomber teutonico. Invece stasera Lazio-Fiorentina non sarà per pochi intimi, ma poco ci manca. La spaccatura c’è e si vede. La Lazio ha bisogno di laziali. La Lazio ha bisogno di un management competente. La Lazio non ha bisogno di raccomandati messi li per qualche volontà politica o clientelare. La Lazio ha un simbolo, una storia ultracentenaria che va tutelata, sorretta e alimentata e non divise da una Barriera.
Una stagione fallimentare soprattutto in virtù del fatto che a fine agosto perdevamo la possibilità di accedere alla Champions, prendendo tre pappine dal Bayern Leverkusen, dopo l’uno a zero acquisito nella gara di andata grazie alla rete di Keita (altra nota lieta della stagione), con una formazione da brividi qui di seguito riportata: Berisha; Mauricio, de Vrij, Radu (dal 55′ Kishna); Basta, Parolo, Onazi (dal 79′ Morrison), Lulic; Candreva, Keita, Felipe Anderson (dal 70′ Gentiletti). A disp: Guerrieri, Hoedt, Konko, Cataldi, Milinkovic.
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opo quella serataccia son venute in ordine cronologico le seguente sciagure: l’infortunio di de Vrij, le sveglie di Verona e Napoli, la questione delle barriere, l’inadeguatezza di Hoedt, l’officina meccanica di Mauricio, la sconfitta nel derby, l’uscita dalla Coppa Italia, l’acquisto di Bisevac, l’eliminazione dalla Coppa Italia, l’esonero di un bravo mister come Pioli, il derby di ritorno nuovamente perduto ancora con Dzeko protagonista (solo a noi ha segnato sia all’andata che al ritorno), Le prostitute e gli spacciatori, il deserto dello stadio Olimpico, l’ottavo posto sopra al Chievo Verona (anche se vincendo stasera potremo agganciare il Milan !!!!). Insomma peggio di questa annata c’è soltanto la serie B, correggeteci se sbagliamo. Questa di oggi è la fine di un annata di mer..enda. Grazie Presidente. Grazie.