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Lo sfogo di Maurizio Insidioso: “La casa offerta dal Comune per Chiara non era adatta, ecco perché l’ho rifiutata”

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Intervistato da Danilo Galdino nella trasmissione I Laziali Sono Qua sugli 88.100 di Elleradio, Maurizio Insidioso, papà di Chiara, ha voluto spiegare delle situazioni spiacevoli che sono capitate di recente: “Nell’ultima settimana è successo un po’ di tutto: si è parlato tanto di questa casa per Chiara. Mesi fa sono andato in Campidoglio e mi hanno offerta un’abitazione in zona Spinaceto di 62 metri quadrati. Prima di accettare o rifiutare sono andato da un architetto che da 30 anni fa case per disabili e collabora col Santa Lucia, ho portato piantine e foto di questa casa e l’architetto mi ha detto che la casa non è adatta alle esigenze di Chiara. Sostanzialmente non c’era spazio per noi genitori. Dopo un sopralluogo, lo stesso Presidente Santoro e il geometra del Comune hanno ammesso che la casa era troppo piccola per le problematiche di Chiara. Dopo qualche giorno ho chiamato telefonicamente il Presidente per dare l’ufficialità che rifiutavo la casa, l’ho ringraziato per l’interesse e gli ho chiesto di fare un comunicato congiunto per evitare polemiche da parte di terzi, per precisare che non stavo rifiutando la casa ma che non era adatta alle esigenze di Chiara. Il Presidente mi ha risposto che il giorno dopo mi avrebbe contattato un loro giornalista ma questo non è accaduto, ho provato a contattare il Presidente ma non mi ha risposto. Il giorno dopo mi ha chiamato il Messaggero avvisandomi che omniroma.it avevo scritto che io avevo rifiutato la casa offerta dal Comune. Da lì è scoppiato l’inferno perché ne ho lette di tutti i colori di chi diceva che io volevo lucrare su mia figlia, che volevo la casa con piscina… Io voglio solo il meglio per Chiara, non posso portarla in un posto in cui non possiamo vivere. E’ scoppiata una polemica che mi dispiace. Ho chiamato al Presidente spiegandogli l’accaduto e sono rimasto deluso perché ho saputo che è stata richiesta una perizia tecnico sanitaria su Chiara per vedere se la casa è adatta. La perizia la facessero sui loro familiari, tocca a me decidere per mia figlia. Ho letto che lui ha dovuto dire in Parlamento a un certo Cicchitto e a un certo Anzaldi che io ho rifiutato casa. Ho letto che questi due tengono a cuore le vicende di Chiara quando io in 28 mesi non li ho mai sentiti. Hanno iniziato a farsi a vicenda dei comunicati di solidarietà l’uno con l’altro e il mostro ero io che avevo rifiutato la casa. Adesso voglio fare un appello all’inverso: voglio che il Comune non si occupi più della casa di Chiara. Deve uscire da questa storia. Adesso porteremo Chiara a casa Iride, ce la faremo con le nostre forze”. 

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