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La pagina anti-Lotito sul Corriere di Emozione Lazio e Federsupporter

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ome dichiarato nei giorni scorsi Emozione Lazio e Federsupporter hanno acquistato una pagina del Corriere dello Sport per lanciare un appello ai piccoli azionsti biancocelesti con l’intento di contrastare l’egemonia assoluta del presidente Lotito.

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Questo il testo del comunicato:

Cari Azionisti, il capitale sociale della S.S. Lazio S.p.A. è controllato per il 67%, direttamente ed indirettamente, da un unico azionista di maggioranza, per cui la Società, pur quotata in Borsa (cioè, per definizione, sul mercato) viceversa non lo è. E ciò in quanto non è contendibile sul mercato stesso. La Lazio, fra le società di calcio quotate, è l’unica ad aver adottato, per scelta del socio di maggioranza, il sistema di governo societario cosiddetto “dualistico”, solitamente utilizzato nel caso in cui la società abbia un capitale interamente polverizzato o detenuto da investitori professionali non interessati alla funzione dirigente, o da soci inidonei o disinteressati a svolgere detta funzione. Tale presupposto, nel caso della Lazio, non esiste essendo essa ininterrottamente, da luglio 2004 ad oggi, controllata e diretta da un socio che concentra nelle sue mani la maggioranza del capitale sociale e che svolge la massima funzione dirigente della Società. Il sistema dualistico comporta il pressoché totale svuotamento di poteri dell’assemblea dei soci – come espressamente ammesso in varie sedi – perché concentra ogni potere di indirizzo, di gestione e di controllo, nelle mani del socio maggioritario. L’unione dell’azionariato di minoranza è l’unica possibilità per contare qualcosa. EMOZIONE LAZIO E FEDERSUPPORTER, pertanto, invitano tutti i piccoli azionisti della S.S. Lazio a voler far conoscere via e mail o, in subordine, via fax a Federsupporter (info@federsupporter.it e fax 06.68192311) la propria identità, il proprio indirizzo email e/o fax, il proprio recapito telefonico, indicando il numero di azioni possedute. E ciò in quanto Federsupporter, avendo già la qualità di Ente esponenziale dei diritti degli interessi collettivi e diffusi dei tifosi, anche in qualità di piccoli azionisti di società sportive, è abilitata a raccogliere le deleghe di voto in assemblea da parte degli associati (il modulo di iscrizione a Federsupporter è scaricabile dal sito http://www.federsupporter.it), purché risultino iscritti almeno 50 azionisti, azionisti dei quali, peraltro, alcuni già iscritti a Federsupporter. A questo proposito, si fa inoltre presente che:

a) con una rappresentanza corrispondente ad un numero di azioni pari al 2% del capitale sociale (quest’ultimo composto da n. 67.738.911 di azioni), gli azionisti possono denunciare al Consiglio di Sorveglianza fatti che ritengono censurabili, con obbligo per il Consiglio di indagare senza ritardo i fatti stessi, presentando le conclusioni e le eventuali proposte all’assemblea;

b) con una rappresentanza del 2,5%, essi stessi avranno il diritto di eleggere un componente effettivo ed uno supplente nel Consiglio di Sorveglianza, composto da cinque membri (scadrà e dovrà essere rinnovato nel 2018), unito a quello di far integrare l’ordine del giorno dell’assemblea, indicando l’ulteriore o gli ulteriori argomenti da trattare;

c) con una rappresentanza del 5%, gli azionisti hanno la possibilità di denunciare al Tribunale eventuali irregolarità che potrebbero arrecare danni alla Società;

d) con una rappresentanza del 10%, si ha il diritto di far convocare, senza ritardo, l’assemblea nella quale, per esempio, porre all’ordine del giorno l’approvazione di un aumento di capitale; aumento che, qualora bocciato dal socio di maggioranza, potrebbe far emergere eventuali responsabilità per il mancato rafforzamento societario; ove invece l’aumento di capitale venga deliberato e non sottoscritto dai soci in proporzione alla quota azionaria posseduta, l’inoptato potrebbe essere sottoscritto da altri soci o da investitori ancora non soci, con conseguente diluizione della partecipazione del controllante e con il rischio per quest’ultimo di perdere il controllo detenuto.

Ci sono, dunque, numerose ed ottime ragioni affinchè, tutti uniti ed insieme, si dia finalmente al socio di maggioranza una risposta forte e chiara allo strapotere attraverso il quale ha gestito e vuole continuare a gestire la Lazio; pretendendo di tenere per sempre ingabbiati un amore ed una storia ultracentenaria che non gli appartengono. E’ la stessa risposta che a Luigi XVI, il giorno dopo la presa della Bastiglia, fornì gelidamente il suo Gran Maestro del Guardaroba.

‘Si tratta di una rivolta?’ – provò ad informarsi infastidito il monarca al momento del risveglio –“No, maestà. Non è una rivolta. E’ una rivoluzione’”.

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