Per parlare della stagione della squadra biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Oliviero Garlini.
Questo l’intervento dell’ex attaccante biancoceleste: “Prima di tutto c’è rammarico per l’addio di Klose, grande uomo e grande calciatore. E’ un dispiacere per tutti vederlo andare via. Per quanto riguarda la squadra i rimpianti per la stagione appena conclusa sono tanti. L’anno scorso i biancocelesti erano arrivati terzi, quest’anno solo ottavi, quindi senza dubbio la stagione della Lazio è stata deludente. Parlando dei singoli reparti quello arretrato è stato il più penalizzato, la perdita di un giocatore del calibro di de Vrij ha condizionato la resa della difesa comportando grossi problemi a tutta la squadra. A centrocampo per quasi tutta la stagione il modulo tattico ha creato dubbi e ciò ha comportato mentalmente poca sicurezza nei propri mezzi, anche l’attacco non ha reso come ci si aspettava. Visti tutti i problemi incontrati l’ottavo posto ci può stare. Felipe Anderson non ha ripetuto quanto dato sul campo nella scorsa stagione, lo scorso anno il suo rendimento aveva permesso alla squadra di fare il salto di qualità. La stessa cosa vale per Candreva. Ai biancocelesti è mancata la tranquillità, troppi cambi in ogni partita, i giocatori non sapevano come muoversi in campo. Non avere una squadra base titolare fa perdere sicurezza e voglia di giocare. L’Europa ha influito negativamente dal punto di vista mentale. La sconfitta con il Bayer ha demoralizzato l’ambiente e il morale dei calciatori è sceso. Anche l’esclusione dall’Europa League ha influito. Quando capitano queste cose il giocatore deve essere bravo a superarle ma non è facile. Inzaghi, a differenza di Pioli, ha puntato spesso sullo stesso modulo tattico e soprattutto sui titolari. Ha lavorato bene, la squadra è cresciuta ma non so se punterei di nuovo su di lui per ripartire. La società deve prendere in considerazione un allenatore che possa dare la certezza di poter arrivare fino al termine. I difensori a volte hanno giocato bene ma in molte occasioni hanno avuto problemi. Anche ieri il secondo gol subito da Bernardeschi si sarebbe potuto evitare con più attenzione, il giocatore viola si è trovato tra il dischetto e l’area piccola da solo, senza nessun uomo biancoceleste in marcatura. A me hanno sempre detto che bisogna guardare sia la palla che l’uomo, non puoi concedere occasioni simili senza tentare alcun contrasto. Quest’anno la Lazio ha segnato 52 gol ma ne ha subiti altrettanti, troppi per una squadra con grandi ambizioni. La prossima stagione il ritorno di de Vrij è fondamentale ma bisogna anche avere sostituti all’altezza nel caso in cui dovesse succedere qualcosa come successo in questa stagione. La Lazio ha pagato dazio per i propri errori”.