Una serata di (stra)ordinario amore. Per un campione che ha rappresentato un motivo di prestigio per la sua stessa presenza nella Lazio. E la partita contro la Fiorentina è stata anche il modo per omaggiarlo. Miroslav Klose lascia la Lazio: “palla a Klose e s’abbracciamo” è stato un mantra da recitare per cinque anni. Dal gol al 91′ nel primo derby del 2011 alle emozioni del 26 maggio, dalla Champions finalmente ritrovata (anche se solo per due partite) alle finali dello scorso anno. Tanti momenti da vivere e rivivere, ed il pubblico dell’Olimpico ha reso omaggio al fenomeno con degli striscioni che la dicono tutta sull’amore dei tifosi verso “Re Miro“, come ha recitato uno degli stendardi più eloquenti.
Dalla maglia bandiera ai ringraziamenti, senza dimenticare quel “No problem, ce pensa Miro” che rende perfettamente l’idea di quanto rassicurante fosse la presenza del bomber campione del mondo, mito dei Mondiali di calcio, in squadra. “Klose nuoce gravemente alle difese”, su un pacchetto di sigarette che fa pensare anche a quanto altri giocatori siano più inutili della “r” di Marlboro. I rimpianti non offuscheranno la riconoscenza: “Danke
Miro“, “Grazie Miro“, verrebbe da dirlo non solo in italiano e in tedesco ma in tutte le lingue del mondo. “Per sempre t’amMiro“, dichiarazione d’amore allo stile del campione che tanto bene si è sposato con quello laziale: si sono viste “Klose da pazzi“, 5 anni sono passati, altri ne arriveranno, dimenticare Miro sarà impossibile.
Si ringrazia il nostro fotografo Gianni Barberi per lo splendido lavoro svolto nell’arco di tutta la stagione.
Fabio Belli