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Favalli: “Crescere e pensare sempre più in grande sprone per vincere”. E sullo scudetto 2000…

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Ha collezionato 401 presenze in 12 anni di Lazio, un record nella storia del club biancoceleste. Arrivato dalla Cremonese ancora ventenne, è cresciuto sotto la guida di Zoff, Zeman, Eriksson e Mancini. Quelli stessi che ora, appesi gli scarpini al chiodo, vuole provare ad emulare, soprattutto sotto il profilo delle vittorie, diventando allenatore. Nell’attesa, Giuseppe Favalli si è divertito a ricordare i momenti più belli della sua esperienza a Roma. A partire dallo scudetto vinto nel 2000, l’emozione più grande: “Non capita tutti i giorni di vincere un campionato. – racconta il difensore di Orzinuovi – La gioia più grande è aver visto i tifosi felici“. Un successo reso possibile dalla mentalità di quella Lazio: “Ogni anno vedevo la società crescere e pensare sempre più in grande. Ciò ci spronava tantissimo“. Ha giocato al fianco di tanti campioni, ma, su chi sia stato il più forte, Beppe non ha dubbi: Alessandro Nesta. Infine, un ricordo sull’addio, nel 2004, con la vittoria della Coppa Italia, nella doppia finale contro la Juventus. L’ottavo trofeo, degno coronamento della sua esperienza con l’aquila sul petto. 

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