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CRONACA – Roma, l’ex ragazzo della studentessa confessa: “Sono stato io !”

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Il 27enne Vincenzo Paduano, vigilantes ed ex fidanzato di Sara Di Pietrantonio, la ragazza uccisa a Roma nei pressi di un’area di parcheggio di un ristorante alla Magliana ha confessato di aver seguito, speronato e ucciso la studentessa.

La confessione è arrivata al termine di un interrogatorio durato più di otto ore. Messo sotto torchio Paduano ha confessato. Il movente dell’omicidio il non accettare di essere stato lasciato qualche settimana prima e il fatto di vedere la giovane 22enne frequentare da qualche giorno un suo ex compagno di scuola. La giovane e il suo ex, prima del delitto, avevano litigato più volte. La guardia giurata l’accusava di non rispondere ai suoi messaggi. Qualche giorno prima dell’omicidio Paduano l’aveva stretta in modo violento per i polsi ma Sara non si era resa conto di cosa fosse celato già in quel terribile gesto.

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rima del brutale assassinio di Sara i due si erano incontrati in casa della ragazza, un incontro davanti alla madre della giovane per mettere in chiaro le cose ma che non aveva minimamente fatto sospettare ciò che sarebbe accaduto poco dopo. Al termine della discussione Paduano è andato a lavoro mentre Sara è uscita con un’amica per poi incontrarsi con l’altro ragazzo. Passata la serata il giovane ha riaccompagnato Sara alla propria auto, lasciata nel frattempo sotto casa del ragazzo.

L’assassino, già a conoscenza della relazione tra i due, vista la Toyota dell’ex parcheggiata sotto casa dell’altro ragazzo ha messo in atto il proprio piano diabolico e infame. Ha anticipato le mosse della ragazza e si è appostato sulla strada che l’ex avrebbe percorso con l’auto per tornare a casa. Quindi con una bottiglia di liquido infiammabile nella sua auto ha teso una vera e propria imboscata alla sua ex tagliandogli la strada e sperondanola. Una volta bloccata è entrato nella vettura e ha riversato l’alcol sia nell’abitacolo che addosso alla ex. Riuscita a uscire dall’abitacolo Sara si è allontanata. Paduano ha dato fuoco all’auto, dopodiché ha rincorso e bloccato la 22enne e, con lo stesso accendino, ha dato fuoco anche a lei uccidendola. L’omicida allora si è dato alla fuga ed è tornato sul posto di lavoro mentre la vittima era ancora avvolta dalle fiamme.

Gli investigatori della Squadra Mobile intervenuti sul posto dopo il ritrovamento del corpo della povera ragazza hanno ascoltato amici e parenti di lei concentrando sin da subito le attenzioni su Vincenzo Paduano. Tesi supportata dalle immagini di una telecamera di sorveglianza di un esercizio commerciale nei pressi del luogo dell’omicidio nelle quali si vede una Hyundai I20, l’auto dell’assassino, fuggire subito dopo il divampare degli incendi. Interrogato per tutta la notte Paduano ha negato le accuse sino a quando, dopo circa otto ore, ha ceduto confessando le proprie resposanbilità. Oltretutto l’auto del ragazzo aveva lo specchietto destro rotto, la fiancata ammaccata e tracce di nero sul parafango destro.

Particolari inquietanti sono emersi durante la conferenza stampa di questa mattina. Le immagini riprese dalla telecamera mostrano senza possibilità di smentita che Sara poteva essere salvata. Nelle riprese si vedono infatti “almeno due automobilisti” che hanno incrociato la ragazza che fuggiva a piedi nella notte per via della Magliana con gli abiti imbrattati di alcol, ma nessuno si è fermato, né ha chiamato la polizia nonostante le urla di aiuto della giovane. Una volta rintracciati dalla polizia i testimoni hanno dichiarato di non essersi resi conto del pericolo che stava correndo la giovane e manifestato anche paura per la propria incolumità.

L’assassino, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, è ora accusato di omicidio volontario premeditato e si trova nel carcere di Regina Coeli. I magistrati chiederanno al Gip la convalida del provvedimento e l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare.

 

 

 

 

 

 

 

 

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