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Crespo: “Domenica sarò all’Olimpico per Miro. Inzaghi? Gli voglio bene ma…”

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Il campionato della Lazio è finito da un pezzo ma la sfida di domenica sera con la Fiorentina ha comunque un significato importante: è l’ultima partita del Re Miro Klose ed è importante per Inzaghi aggiungere un gradino in più verso la conferma l’anno prossimo. Per parlre di tutto questo, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia, l’ex bomber biancoceleste Hérnan Crespo, che ha anche confermato la sua presenza stadio Olimpico per omaggiare il Re:

 “Il giorno che arrivò Klose dissi che finalmente era tornato un grande attaccante a vestire la maglia della Lazio. Ha dimostrato che è un giocatore di un calibro e di uno spessore impressionante. Solo vederlo allenare è stato un onore. E’ un esempio per i giovani con la sua professionalità e serietà. E ovviamente ha confermato di essere un cannoniere incredibile. Bisogna essere orgogliosi che la Lazio se lo sia tenuto stretto per cinque anni. Domenica ci sarà l’occasione per salutarlo, mi farà ancor più piacere essere presente allo stadio. Sarò all’Olimpico, e voglio precisare che non c’è nessun legame con la futura panchina della Lazio. Rispetto molto chi sta lavorando in questo momento alla Lazio. Voglio bene a Simone, è un bravo ragazzo. Però in un futuro, non so quanto lontano, mi piacerebbe allenare la Lazio. Voglio ripercorrere quello che ho fatto da giocatore. Conosco la situazione ambientale che c’è in questo momento a Roma nella Lazio ma non mi spaventerebbe. Lavorare in una piazza così importante ha tanti aspetti belli ma anche qualche criticità, ma bisogna metterlo in conto se si vuole fare questo mestiere. E di sicuro sono molti di più gli aspetti positivi. Non conosco il motivo dell’esonero di Pioli. E’ indiscutibile che lo scorso anno abbia fatto un grandissimo lavoro. Il problema è sempre legato al progetto e agli obiettivi. Se perdi il preliminari e avevi costruito le tue ambizioni intorno a quella partita, è chiaro che la stagione diventa subito fallimentare, se alzi troppo l’asticella le ambizioni crescono e non sempre è facile concretizzarle. Simone Inzaghi ha fatto bene ad accettare, non si può rifiutare una piazza come Roma, tutti abbiamo l’ambizione di allenare in serie A. Non credo che la Lazio abbia pensato che Inzaghi fosse il salvatore della patria. Se hanno scelto di prendere Inzaghi significa che sono state fatte le valutazioni per quello che ha già fatto vedere in primavera. Pensare di perdere Biglia fa piangere il cuore. E’ un giocatore di livello, ne vedo pochi nel suo ruolo alla sua altezza. Però è chiaro che alla sua età c’è la voglia di giocare in una squadra con ambizioni di vittoria nell’immediato. Tutto dipende dal progetto, in base alle intenzioni della Lazio sul mercato si può dire è giusto tenere Biglia e comprare altri giocatori per lottare al titolo. Oppure è giusto vendere Biglia per avere i soldi necessari per rinforzare la squadra

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