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Casiraghi: “Tra Lotito e i laziali ferita difficile da ricucire. Cragnotti era un vincente”

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Intervistato da Radiosei, l’ex attaccante biancoceleste Pierluigi Casiraghi ha parlato dell’evento Di Padre in Figlio: “E’ stato bello come nel 2014, c’è stata una grande partecipazione da parte dei tifosi e questo è l’aspetto più bello. Queste cose in Italia si fanno poco. In Inghilterra invece c’è un grande rispetto per la storia del proprio club mentre in Italia non si usa tantissimo. Non credo che in Italia altri abbiano fatto una cosa del genere, è una prerogativa della Lazio. I due momenti più belli sono stati quando tutto lo stadio ha cantato la canzone di Battisti e poi quando sulle note di Yiruma si sono susseguite le immagine dei giocatori che ci hanno lasciato. Mio figlio è attaccato al mondo dei tifosi, la Curva della Lazio è un bell’esempio come tifo”.

Poi su Cragnotti:Ho avuto grandi presidenti nella mia carriera come Boniperti e Cragnotti. Il primo è stato anche un grande giocatore ma avevano molti punti in comune: entrambi molto carismatici, attaccati alla squadra e vincenti. Questo è l’aspetto che più li accomunava. Cragnotti alla Lazio ha fatto grandi cose. Rimpianti? Col senno di poi è più facile. Io ho fatto 5 anni stupendi a Roma, poi le cose cambiano e arriva sempre il momento in cui un giocatore capisce che deve cambiare aria. Quello che ha contraddistinto la gestione cragnottiana è che è stata in crescendo”. 

Su Klose: “E’ stata una grande perdita per quello che rappresenta a livello internazionale e per il rispetto che hanno i compagni nei suoi confronti, è il cosiddetto leader silenzioso. E’ un professionista serio, un tedesco vero in tutti i sensi, un giocatore del genere quando va via lascia un vuoto. Non sarà facile trovare un giocatore del suo livello perché il prezzo sale, ma la Lazio già in passato ha preso giocatori poco conosciuti che poi sono esplosi. In generale ripartire dopo un annata come questa non sarà felicissimo”.

Su Lotito e i tifosi: “Ferita difficile da ricucire perché le distanze sono tante. La voglia e la passione dei tifosi c’è e bisogna trovare il modo per riavvicinarli alla squadra”. Chiusura sul mercato: “Lapadula e Pavoletti sono due ottimi attaccanti, io però sceglierei quest’ultimo perché già conosce la serie A. E’ un calciatore pronto per giocare ad alti livelli, mentre per Lapadula non sarebbe facile passare dalla serie B a una squadra importante come la Lazio”.

Fabrizio Piepoli

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