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VIDEO – Boxe, Klimenta azzanna l’orecchio dell’avversario. Scoppia la rissa sul ring

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Quando un boxer perde la testa le orecchie vanno sempre di moda, e l’esempio del pugile Astrit Klimenta porta alla mente Las Vegas, presso l’MGM Grand. Mike Tyson azzannò Evander Holyfield strappandogliene via una parte.

Altri tempi, lontani (1997), ma sicuramente che hanno lasciato il segno nel corso degli anni. Ne è stato attore protagonista l’austriaco Astrit Klimenta (detto Tigre), pugile della categoria ‘massimi leggeri’, che durante un match contro il serbo Andrej Pesic all’Eisbach Stuios di Monaco, dopo aver perso la testa, ha ben pensato di aggredirlo mordendogli l’orecchio. La causa probabilmente è stata la superiorità dell’avversario durante tutta la gara. La reazione ha generato una rissa a catena, in quanto il manager del serbo, un tale Alex Petkovic, un ex peso massimo titolato, vedendo il proprio alter ego in difficoltà, non ha esitato a salire sul ring e colpire in finale con un sinistro ben assestato il pugile carnefice.

DIREZIONE ITALIANA – A guidare l’incontro Rosario Triolo, arbitro internazionale che alla fine del match ha dichiarato: “Cos’è successo e perché? Semplice — racconta Triolo — durante la prima ripresa, l’austriaco non riusciva a tirare un colpo ma a fare solo scorrettezze e spinte. Ha portato due testate al serbo. Io l’ho ammonito ‘stai attento che non va’. Ma l’austriaco nella seconda ripresa non ha cambiato atteggiamento e l’ho ammonito per la seconda volta: verso la fine del round s’è avventato sull’orecchio sinistro del serbo e ho dovuto faticare a dividere i due: il serbo aveva l’orecchio sinistro sanguinante. Klimenta l’ho subito squalificato e chiesto all’angolo di portarlo immediatamente via”. 

Poi è subentrato Petkovic: “Sono stati attimi difficilissimi da gestire, ma non era questione di paura. Il pubblico ha cominciato a urlare di tutto, da buffone a ripetuti ‘vattene’: Klimenta non faceva combattere il serbo e non riusciva a sua volta a colpirlo. Così ha perso la testa anche se poi s’è scusato, come Petkovic. Sono rimasto incastrato ma ho fatto solo il mio dovere e per evitare la peggio ho chiesto all’austriaco di sparire dal ring”.

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