Per parlare del derby di domenica prossima ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex biancoceleste Raffaele Sergio: “Il derby è una gara molto importante. La Lazio dovrà saper attendere il momento giusto senza buttarsi scriteriatamente all’attacco. In genere questo tipo di incontri non generano belle partite, sono sfide molto sentite. Se i biancocelesti sapranno pazientare hanno le qualità per poter avere la meglio sui rivali. Ricordo bene le emozioni che si provano anche nei giorni che precedono la gara. Già dal ritiro precampionato si sente parlare della stracittadina, ho avuto la possibilità di giocarla anche a Torino ma quello di Roma è tutta un’altra cosa. In queste gare non ci sono favoriti, i punti in classifica e tutto ciò che si è fatto prima non contano. Chi scende in campo le motivazioni le trova da solo. Qualsiasi calciatore vorrebbe giocarlo. Biglia avrà già smaltito il viaggio intercontinentale. In queste gare le energie le trovi, sono partite che ti lasciano sempre dei ricordi meravigliosi. Braafheid è un buon giocatore, spesso sottovalutato ma è molto bravo. Patric è giovane, deve ancora crescere ma in prospettiva ha notevoli margini di miglioramento. Non credo che Mauricio abbia le qualità adatte per fare il terzino, probabilmente se Pioli sta pensando a questa eventualità è perché non vuole che superi la metà campo. Non credo sia la partita adatta per fare esperimenti. A centrocampo metterei in campo uomini di quantità più che di qualità. Guardando gli elementi che si ritroveranno davanti serve forza. E’ proprio a centrocampo che sono nate le maggiori difficoltà della Lazio, quando è mancato Biglia nessuno è riuscito a sostituirlo degnamente dando equilibrio alla squadra. Davanti punterei su Keita come prima punta, è l’attaccante più in forma. I giallorossi nel reparto arretrato hanno giocatori alti ma piuttosto lenti e il senegalese potrebbe essere l’uomo giusto per impegnargli a fondo e avere la meglio. In questo momento si deve puntare sui giocatori che stanno meglio fisicamente e che hanno più motivazioni. Spalletti puntando su Perotti come falso nove è riuscito a dare equilibrio alla sua squadra. Quella giallorossa non è una squadra velocissima e se vengono attaccati senza dargli punti di riferimento possono andare in difficoltà”.
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Sergio: “Partita aperta a qualsiasi risultato, niente è precluso”
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