Il cross di Veron, il colpo di testa di Simeone e l’1-0 che avvia la rimonta scudetto della Lazio. C’era anche Simone Inzaghi in campo con la maglia biancoceleste, e il nuovo tecnico laziale non ha certo dimenticato le emozioni di quella giornata: “Da lì partì la nostra rincorsa e fui determinante per l’espulsione di Ferrara arrivata dopo un fallo su di me. Sarà bello affrontare di nuovo la Juve, questa volta da allenatore. Per me sarà la prima volta allo Stadium“.
INZAGHI: “SERVE QUALCOSA DI INCREDIBILE” – Non che da quella gara la Lazio abbia poi mantenuto una tradizione positiva con i bianconeri, tutt’altro. Per risalire all’ultima vittoria biancoceleste in campionato bisogna scorrere all’indietro addirittura fino al 6 dicembre 2003 (2-0, gol di Corradi e Fiore), ma ciò non significa che la Lazio vada a Torino senza nulla da perdere: “Andremo per fare la nostra partita e chi giocherà sarà all’altezza. Il nostro atteggiamento non cambierà e giocheremo con lo stesso modulo. Sappiamo di affrontare una squadra che nelle ultime 25 partite ne ha vinte 24 e pareggiata una: serve qualcosa di incredibile, ma questa squadra ha già dimostrato di poterlo fare in partite importanti”. Gli sarebbe piaciuto, al tecnico, avere una settimana intera per preparare la gara: “Le prime due partite le abbiamo preparate nel migliore dei modi con una settimana di lavoro. Mi sarebbe piaciuto poterlo fare anche questa volta ma non è stato possibile: lo stesso discorso però vale anche per la Juve”.
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onte : La Repubblica