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hi sceglierà il prossimo allenatore della Lazio? Lotito o Tare? Scattano le consultazioni, telefonate segrete tra presidenti e primi sondaggi in vista della nuova stagione. Pioli è andato, il destino era già scritto da mesi, la squadra attualmente è nelle mani di Simone Inzaghi, ex Primavera e tecnico alla ricerca del grande salto. Difficilmente però si ripartirà da lui (a meno che non riesca a raggiungere l’Europa League), la piazza ha bisogno di una scossa, serve a tutti i costi una mossa strategica per riportare entusiasmo.
Il presidente biancoceleste lavora da settimane sulla pista Mihajlovic, in uscita dal Milan e sicuro di abbandonare la panchina a fine campionato. L’idea è concreta e affascinante, tra Lotito e Sinisa c’è un ottimo rapporto di amicizia, il ritorno a Formello è nei programmi da anni. L’unico ostacolo è rappresentato dal diesse Tare, amante di una filosofia di calcio completamente diversa e lontana da quella dell’allenatore serbo. In ogni caso il matrimonio potrebbe andare in scena, sarebbe la prima mossa verso i tifosi da parte della società. Mihajlovic aspetta solo una chiamata, è finito in pole all’improvviso, ha la famiglia nella Capitale e firmerebbe carte false pur di tornare a casa. Con lui la squadra ritroverebbe stimoli e motivazioni, l’ex difensore potrebbe anche riuscire nel miracolo di trattenere qualche calciatore in partenza.
Se Tare non impazzisce per Mihajlovic, è impossibile dire lo stesso per Montella. Il dirigente albanese ha un vero e proprio debole calcistico per l’ex aeroplanino, lo segue con grande attenzione sin dall’avventura con gli allievi della Roma. Ingaggiare il tecnico della Sampdoria significherebbe continuare il percorso intrapreso qualche anno fa con Petkovic e terminato da poco con Pioli: 4-3-3, calcio totale e quella voglia irrefrenabile di aggredire sempre gli avversari.
Una candidatura che però non convince i tifosi: Montella è stato per anni una bandiera giallorossa, in un momento così delicato per l’ambiente difficilmente verrebbe accettato, faticherebbe e non poco a farsi amare dal popolo biancoceleste.
E poi c’è la terza scelta, forse l’unico nome che accontenterebbe sia Lotito che Tare: Giampiero Ventura potrebbe rappresentare l’ideale, a giugno lascerà il Torino, a 68 anni è alla ricerca di una chance importante. Il rapporto con Lotito è ottimo, eventualmente non sarebbe difficile trovare un accordo, riuscirebbe a lavorare senza problemi anche con il direttore sportivo: con il Bari ha sempre giocato 4-3-3, con i granata invece ha sposato più volte la difesa a 3, ma per caratteristiche anche lui s’avvicina molto alla filosofia Lazio.
Fonte : Il Tempo