L’ex tecnico biancoceleste Giuseppe Papadopulo è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, per commentare il ritorno alla vittoria della Lazio sul campo del Palermo, alla prima come allenatore in Serie A di Simone Inzaghi.
“Sulla reazione della Lazio, la lettura più logica può essere quella che i giocatori si sono resi conto che la tifoseria non avrebbe più accettato la passività manifestata nel derby. C’è stata dunque una prestazione nelle corde di quella che, nonostante le tante delusioni stagionali, resta una rosa di buona qualità.“
Ma quale può essere un’idea per iniziare un nuovo ciclo in casa Lazio? E’ necessario un cambio di proprietà come chiedono i tifosi o ci sono anche altre strade da percorrere? “Sicuramente il rapporto conflittuale con i tifosi non ha agevolato e non agevolerà quella che è la gestione societaria. L’importante è che il bene della Lazio venga messo al primo posto in quelle che saranno le decisioni future.“
Da quali giocatori può ripartire la Lazio per aprire un nuovo ciclo? “Sicuramente Marchetti in porta offre ampie garanzie. Tra i più giovani io punterei fortemente su Keita perché penso che possa diventare un giocatore di grande livello. Poi Candreva e Parolo, giocatori che dovranno essere la struttura portante del futuro, senza dimenticare chi per gli infortuni, come De Vrij, non ha potuto offrire il contributo che si attendeva.“
Sui tecnici che hanno guidato la Lazio quest’anno: “Inzaghi ha tutto da dimostrare, ma possiede la freschezza e l’entusiasmo per risollevare le sorti della squadra. Pioli è arrivato alla Lazio in un momento giusto, poi è venuto meno l’entusiasmo e senza i giusti supporti è venuto già il castello che aveva costruito con fatica, anche se gli ottimi risultati nella prima stagione resteranno nella storia.“
Una domanda anche sulla grande impresa che Claudio Ranieri sta compiendo alla guida del Leicester. Una storia simile potrebbe proporsi anche in Italia? “Nel calcio moderno queste favole sono sempre più rare e le società che hanno maggiore disponibilità economica la fanno da padrone. E’ sicuramente un bell’esempio e una bella storia, ma per vincere servono programmazione e forza finanziaria.“
Fabio Belli