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L’Under 17 tira le somme. Santoni: “I ragazzi in Primavera la più grande soddisfazione”

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protagonisti dell’Under 17 della Lazio sono intervenuti a Lazio Style Radio per tracciare il bilancio sulla stagione.

Domenica in quel di Carpi si è concluso il campionato dell’Under 17 di Michele Santoni. Le giovani aquile classe ’99 e 2000 hanno chiuso la stagione con un accenno di sorriso, nell’ultimo turno sul campo del Carpi hanno conquistato la vittoria per 3-1 grazie ai gol di Miceli, Fidanza e Petro, ma purtroppo la classifica condanna i biancocelesti e non accedono alle finali di categoria.

Il nuovo percorso del Settore Giovanile biancoceleste sotto la guida di Joop Lensen ha interessato in maggior parte la categoria dell’Under 17, la rosa della Lazio a disposizione di mister Santoni è stata formata per metà con giocatori classe 2000, quindi hanno disputato un campionato sotto età, inoltre, per la prima volta i biancocelesti sono stati inseriti nel girone B con le squadre del Nord come Inter, Milan ed Atalanta.

E’ pur vero che la Lazio occupa una posizione ‘inappropriata’ per la Prima Squadra della Capitale, ma l’obiettivo principale è stato raggiunto, ovvero, la crescita dei ragazzi.

L’Under 17 biancoceleste termina il campionato al nono posto in classifica con 28 punti conquistati grazie alle 8 sfide vinte ed ai 4 pareggi, mentre sono 12 le sconfitte subite. Le giovani aquile hanno realizzato un totale di 38 gol, il capocannoniere della squadra è il trequartista, nonché capitano, Alessio Miceli con 11 reti siglate, il secondo posto è occupato dall’attaccante Edoardo Rezzi con 6 reti messe a segno.

Numeri che devono sicuramente migliorare in fatto di risultati, ma non a livello di prestazioni e proprio lo stesso tecnico Michele Santoni si ritiene più che soddisfatto della stagione dei suoi ragazzi. L’allenatore biancoceleste intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 FM parte proprio dalla crescita di un ’99 che ha visto il suo esordio in Primavera nella stracittadina contro la Roma:

La più grande soddisfazione di questo fine settimana è stato veder giocare Spiezio in Primavera. Lo dico dal primo giorno, non sono qui per far sì che la Lazio debba vincere per forza, ma perché c’è un progetto. La cosa più importante è che questi ragazzi crescano e siano sempre pronti a fare il passo successivo. Da laziale non fa piacere vedere la differenza tra l’Inter prima in classifica e noi, ma lo sapevamo dall’inizio che quest’anno bisognava rifondare la squadra. Da allenatore, o educatore come mi ritengo, son ben felice di aver fatto questo campionato del Nord perché dimostra quel che va fatto nella nostra Academy per poterci migliorare, è sicuramente meglio mettere delle basi importanti piuttosto che giocare in un girone inferiore, per poi vedere la differenza nelle finali, in questo modo siamo riusciti a far crescere i ragazzi. La classifica dice che non siamo ancora ai livelli di Milan, Inter e Atalanta, ma le partite che abbiamo giocato, sia in campionato che nei tornei, hanno detto che non siamo molto lontani perché gli avversari sono stati messi in difficoltà e non sono mai terminate con risultati ampi. La crescita dei ragazzi è ben visibile con quei cinque o sei elementi che si allenano con la Primavera e non sfigurano, così come Nicolò Armini (difensore classe 2001 dell’Under 15), ha giocato con l’Under 17 ben due anni sotto età, sarà un punto fermo della prossima stagione della categoria e si è conquistato un posto in Nazionale. Per quanto riguarda gli Allievi abbiamo fatto più fatica perché abbiamo investito sui 2000. Il capitano? Miceli è stato un punto di riferimento per questa squadra, è un ragazzo che ogni allenatore vorrebbe avere, è già un professionista e sarebbe bello averne ventidue così. Sono convinto che non farà il trequartista nella sua carriera, ma ora è giusto per la sua crescita essere impiegato in quel ruolo. Proprio ieri dicevamo che dovrebbe dare più sicurezza in fase di possesso e capire quando può correre alcuni rischi rispetto ad altri. Lui è il capitano e deve essere serio, per me è un onore allenare ragazzi del genere. Sono tante le volte che lo obbligo a stare a casa a risposarsi perché vuole fare allenamenti extra, parliamo la stessa lingua calcistica e ci troviamo bene. E’ stato fondamentale nell’aiutarmi con la squadra perché si parla di questi 2000/2001 che sono il futuro, ma bisogna mettersi nei panni dei ‘99 che puntano ad andare in Primavera e si sono ritrovati ad affrontare un campionato con risultati che non speravamo. Lì è stato difficile mantenerli concentrati, cercando di fargli capire che non è il risultato che conta, ma la crescita. A Roma ci sono molte pressioni e tante brutte parole. Se ne sono dette tante, i ragazzi si confrontano con gli articoli su internet, i giornali o i vari commenti e riuscire a mantenere concentrazione ed intensità di allenamento non è stato facile e Miceli è stato un punto di riferimento nello spogliatoio.

Dopo l’elogio di mister Santoni è proprio Alessio Miceli, il capitano dell’Under 17 biancoceleste ed il capocannoniere della squadra con le sue 11 reti messe a segno a prendere la parola. Il leader della Lazio classe ’99 e 2000, ha trovato spazio anche in Primavera rimanendo a disposizione nel derby contro la Roma, ma ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 commenta la chiusura del campionato dell’Under 17 e non solo:

Indosso la maglia della Lazio da dieci anni, in poche parole sono cresciuto con questi colori addosso. Domenica ho siglato il mio undicesimo gol, son contento di chiudere la stagione in doppia cifra, ma sono molto più felice per la vittoria della squadra. Non abbiamo fatto un campionato stupendo, ma almeno abbiamo concluso con la vittoria. Essere impegnato con la Primavera è una grande soddisfazione, anche il semplice stare in panchina è comunque positivo soprattutto nel derby. L’abbraccio a fine partita con Pellegrini (difensore classe ’99 della Roma)? Di derby ne abbiamo giocati tanti, con i giocatori della Roma siamo rivali in campo, ma abbiamo un ottimo rapporto fuori non solo con Luca Pellegrini, ma anche con Davide Frattesi. Di questi gesti se ne dovrebbe parlare molto di più, perché al termine della partita torniamo tutti amici. La Nazionale? Per il momento ancora non ho mai vestito l’azzurro, ma il prossimo anno giocherà tutte le partite da titolare in Primavera e mi noteranno (ride ndr). Il giocatore della Lazio al quale mi ispiro è capitan Biglia.

Dall’Under 17 alla Primavera, è successo tutto in cinque giorni. Il terzino destro Gianmarco Spiezio la scorsa settimana viene convocato in Primavera per svolgere gli allenamenti, già questa è una grande soddisfazione per il giocatore classe ’99, ma da lì all’immaginarsi titolare nel derby capitolino non è passato molto. Dal lunedì al venerdì il vicecapitano dell’Under 17 convince tutti e trova il suo esordio nella categoria Primavera nella sfida casalinga contro la Roma pareggiata 1-1. Un’emozione non indifferente per la giovane aquila Spiezio che ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 commenta così:

Anche io come Miceli indosso questa maglia da dieci anni, ho iniziato a tirare i primi calci al pallone proprio vestendo i colori biancocelesti. Giocare il derby è stata un’emozione forte, soprattutto per un romano come me, si è sentita la tensione. Tutti mi hanno rassicurato dicendomi di star tranquillo perché credevano molto in me. Non ero abituato a vedere tanta gente in tribuna, ma quando stai in campo non te ne rendi conto, alla fine un po’ anche per fortuna, anche la prestazione è andata bene. La sfida tra Lazio e Roma si limita al campo, anche se in Primavera si sente che in palio c’è una posta maggiore, al triplice fischio finale terminano le ostilità. Dalla Primavera all’Under 17, ho giocato due partite in pochi giorni ed è normale accusare un po’ di stanchezza, ma il calcio è bello anche per questo. Quando si scende in campo e si gioca si è sempre contenti. La fascia di capitano a Miceli? È molto più forte, quindi la fascia la merita lui (ride, ndr). Per quanto riguarda gli esempi da seguire sia in Primavera che in Prima Squadra posso dire che ammiro molto il capitano Mattia ed il campione Klose”.

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