Non è stato un grande anno, il 2015, per la libertà di stampa nel mondo, ma soprattutto in Italia: secondo la classifica mondiale elaborata dal 2002 da Reporter senza frontiere (Rsf) e riportata da Panorama infatti, il nostro Paese ha perso ben quattro posizioni, scivolando al 77° posto, seguita solo da Cipro, Bulgaria e Grecia.
Secondo l’autorevole studio, i giornalisti maggiormente colpiti dalla censura sarebbero quelli che fanno inchieste su corruzione e crimine organizzato, ed in particolare il declassamento dell’Italia deriverebbe dai problemi giudiziari per i giornalisti che hanno rivelato informazioni riservate del Vaticano. In generale comunque l’Europa rimane al comando della classifica dei continenti con maggiore libertà di stampa, classifica che vede l’Africa in migliore posizione rispetto all’America. Parlando delle grandi potenze, gli Stati Uniti si classificano al 41esimo posto, dietro a Germania (16esima), Regno Unito (38esimo), e davanti alla Francia (45esima). Dietro di oltre 100 posizioni Russia (148esima posizione) e Cina (176esima).
Il segretario generale di Rsf, Cristophe Deloire, ha così commentato: “Tutti gli indicatori della classifica mostrano un deterioramento. Molte autorità pubbliche lavorano per recuperare il controllo dei loro Paesi e temono che il dibattito pubblico sia troppo aperto“.