“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano“. Versi, questi di Antonello Venditti, che sembrano fatti apposta per descrivere il rapporto tra Juan Sebastian Veron e la Lazio, un rapporto la cui fiamma, nonostante la lontananza – che, come cantava un altro grande della musica italiana, Domenico Modugno, “fa dimenticare chi non s’ama“, non si è mai spenta. E che potrebbe tornare a splendere in tutta la sua vividezza, come ha auspicato stesso ex centrocampista della formazione scudettata del 2000, che nelle scorse ore è tornato a parlare secondo il suo cuore biancoceleste. Ecco uno stralcio della lunga intervista rilasciata sulle pagine de “Il Messaggero“: “Un giorno vorrei tornare come presidente, con Simeone allenatore e Nesta direttore sportivo“. Un sogno per la Brujita, che poi si è soffermato anche sul derby: “Premesso che con la Roma bisogna sempre vincere, quella giallorossa è una squadra che va rispettata, ma non temuta. Per batterla occorre testa fredda e cuore caldo“. Consigli di un ‘esperto’ della stracittadina, laureato in vittoriologia con rete da cineteca annessa, che si spera la Lazio domani a partire dalle 15 faccia propri.