Ci siamo, inizia l'”era” di Simone Inzaghi. Dalla Primavera della Lazio alla panchina della prima squadra. Un salto assai rischioso da fare in questo momento nero che sta vivendo la truppa biancoceleste, con un gruppo a pezzi dopo l’ennesima umiliazione rimediata una settimana domenica scorsa nella sconfitta per 4-1 con i cugini giallorossi. Simoncino è diventato grande, con una sola missione: ridare dignità alla Lazio. Il dopo Pioli punta sulla lazialità, un uomo capace, che ha giocato con grandi campioni e al tempo molto amato dai tifosi. Una nuova era? Difficile capirlo ora, è assai più probabile che Inzaghino svolgerà il semlice ruolo di traghettatore. Ma questo non gli ha fatto perdere entusiasmo anzi…ha una voglia matta di stupire, di essere pronto per il grande salto e di dimostrare di essere pronto per la Serie A. La Lazio è la sua grande occasione e farà di tutto per sfruttarla. La speranza è che questa voglia sia stata trasmessa almeno un pochino agli 11 che scenderanno in campo domenica sera contro il Palermo nella prima delle ultime 7 di questo campionato. In questi primi giorni da allenatore della Lazio, l’ex attaccante biancoceleste ha già fatto capire al gruppo la sua idea di calcio ma al tempo stesso ha cercato di lavorare sulla testa dei giocatori, ormai da tempo smarriti. Ha cercato di trasmettere in loro nuove motivazioni, c’è un finale di campionato da onorare e una promessa da mantenere verso i propri tifosi. A prescindere da come andrà questa breve avventura, c’è un messaggio che vogliamo riservare a uno degli eroi dello Scudetto del 2000: BENVENUTO IN “SERIE A” MISTER.
PALERMO COME ROMA – Una settimana caldissima anticipa la sfida al Barbera, in programma domenica sera. Onorare la maglia: è questo l’unico imperativo per il popolo laziale. I tifosi palermitani non possono che trovarsi in pieno accordo con i colleghi biancocelesti, ma solo uno domani tornerà a sorridere. Già pochi giorni fa, il Vice-presidente del Palermo Miccichè ha fatto un paragone sulle difficoltà che stanno vivendo le due società in questa stagione. Percorsi nettamente diversi ma che stanno portando allo stesso risultato: la spaccatura tra tifoseria e società, una contestazione che non risparmia nessuno e punta il dito su dirigenza e squadra. I sostenitori rosaneri hanno ancora una speranza alla quale ancorarsi con forza: cercare di rendere meno impervia la strada per la salvezza, già di per sé complicata. Diversa la situazione per i biancocelesti totalmente privi di obiettivi se non quello di mantenere la promessa fatta a Norcia ai propri tifosi e riacquistare un minimo di dignità quando indosseranno la maglia biancoceleste.
PRECEDENTI, STATISTICHE E CURIOSITA’ –
- La Lazio ha perso solamente una delle ultime nove partite di campionato con il Palermo: i biancocelesti hanno conquistato cinque vittorie e tre pareggi.
- La Lazio ha segnato in 11 delle ultime 12 trasferte a Palermo in Serie A: in questo parziale il bilancio è in perfetto equilibrio con quattro vittorie per parte e quattro pareggi.
- Il Palermo ha raccolto appena quattro punti nelle ultime 10 giornate, frutto di altrettanti pareggi, e nel girone di ritorno solo l’Empoli (sei) ha totalizzato meno punti dei rosanero in Serie A (sette).
- In casa, poi, i siciliani hanno segnato appena un gol nelle ultime quattro partite.
- Scostante la Lazio che nelle ultime 16 giornate di Serie A non ha mai ripetuto lo stesso risultato per due partite consecutive. L’ultima è terminata con la brutta sconfitta per 1-4 nel derby.
- In trasferta i biancocelesti sono comunque imbattuti da otto giornate, ma hanno pareggiato le ultime sei lontano dall’Olimpico – la Lazio non aveva mai ottenuto sei pareggi di fila fuori casa in Serie A.
- Il Palermo è l’unica squadra a non aver ancora segnato in questo campionato né su calcio di punizione diretto né su calcio di rigore.
- Nessuna squadra, però, ha subito più gol su punizione diretta della Lazio nelle prime 31 giornate (quattro, come il Milan).
- I primi gol in Serie A di Filip Djordjevic sono arrivati al Barbera: la tripletta del settembre 2014, nella sua unica presenza in trasferta contro il Palermo (4-0 per la Lazio).
COME SCENDERANNO IN CAMPO – Pochi dubbi per il precario Novellino: 4-4-2 e Gilardino in campo, al suo fianco ci sarà uno tra Quaison e Trajkovski. Sugli esterni, spazio a Morganella e Lazaar, in mediana è ballottaggio Jajalo–Maresca per un posto accanto allo svedesino Hiljemark. Ci sarà il baby Pezzella in una difesa che, senza Goldaniga, vedrà Gonzalez–Andelkovic in mezzo e Struna terzino destro. Difficile ma da non escludere a priori l’ipotesi di vedere in campo il giovane attaccante Antonino La Gumina, che potrebbe avere l’arduo compito di non far rimpiangere il fiore all’occhiello dei siciliani, Franco Vazquez. L’alternativa è il 4-3-3 con Brugman in mediana, fuori sia Morganella che Pezzella, Lazaar abbassato terzino e Quaison e Trajkovski davanti.
PROBABILE FORMAZIONE Palermo (4-4-2): Sorrentino; Struna, Gonzalez, Andelkovic, Pezzella; Morganella, Hiljemark, Jajalo, Lazaar; Gilardino, Trajkovski (Quaison). A disp: Posavec, Vitiello, Cionek, Brugman, Rispoli, Cristante, Bentivegna, Maresca, Chochev, Balogh, Djurdjevic, Quaison, La Gumina. All. Walter Novellino
Squalificati: Vazquez
Indisponibili: Goldaniga
Diffidati: Goldaniga, Quaison, Struna
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arco Lanari