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Gli smartphone Zte alla conquista dell’Italia

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Dopo aver conquistato il mercato in Germania, Spagna e Stati Uniti ora il brand Zte punta al mercato italiano. L’azienda cinese non si sbilancia sulla cifra degli investimenti che il gruppo vorrà fare nel nostro paese ma l’obiettivo è chiaro. Come spiegato da Gianluca Cotroneo, account manager di Zte Italy, in viaggio per l’Italia con il pullman promozionale: “Vogliamo copiare il modello tedesco e quello spagnolo anche in Italia, un mercato vivo su cui puntare. Zte, da circa un anno, ha deciso di investire sul marketing in maniera più forte. In Spagna e Germania siamo presenti con la grande distribuzione e il brand è conosciuto. Ma lì le attività sono iniziate un po’ prima. Anche in Italia vogliamo entrare nella grande distribuzione e tra quale mese annunceremo grandi novità”. Fino a un anno fa, Zte basava il suo business sugli smartphone marchiati dagli operatori: “Adesso invece siamo presenti con il nostro brand. Puntiamo a presentare dispositivi con molta tecnologia all’interno, ma soprattutto che abbiano qualcosa in più rispetto alla concorrenza. E questo a un prezzo competitivo. Abbiamo intenzione di entrare nel mercato senza investire nella televisione, ma arrivando ad accordi con una grande squadra di calcio di Serie A. Oggi abbiamo una partnership con il Torino e facciamo sponsorizzazione a bordo campo. In Spagna siamo main sponsor del Siviglia. Vogliamo arrivare a questo anche in Italia. Puntiamo al calcio perché è lo sport principale”. 150 filiali nel mondo Zte in Europa è già presente in Turchia e sta crescendo in Germania, dove ha raggiunto una quota di mercato del 5% nei dispositivi non brandizzati dagli operatori: “Ma se prendiamo i device di fascia medio bassa, allora arriviamo al 7%”. Anche in Spagna la fetta di mercato conquistata varia tra il 3% e il 4%: “C’è anche un’idea di espanderci in Francia, ma là il mercato è particolare e hanno un loro produttore locale che piace”. E’ oltreoceano che l’azienda si sta affermando: “Siamo in Messico e in Venezuela. Ma è dagli Stati Uniti che arrivano i risultati migliori: là siamo il quarto brand dopo Samsung, Apple, Lg. Sfruttiamo partnership con gli operatori e sponsorizziamo cinque squadre di Nba”.

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