Il 27 aprile 1901 si disputò la prima edizione del Giro d’Italia in automobile. Organizzata dall’Automobile Club di Torino in collaborazione con il Corriere della Sera la prima competizione prese il via dal capoluogo piemontese.
I chilometri da percorrere furono circa 1.650, pari a 1.000 miglia. Oltre Torino – sede della partenza – la corsa toccò le città di Genova, La Spezia, Firenze, Siena, Roma, Terni, Perugia, Fano, Rimini, Cesena, Bologna, Padova, Vicenza, Verona, con arrivo a Milano. I piloti vennero divisi in due categorie: in tutto gli iscritti furono 72, dei quali 63 appartenenti alla 1ª categoria (con partenza da Torino), e 9 della 2ª categoria (con partenza da Firenze). Tra i partecipanti ci fu anche Giovanni Agnelli.
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e operazioni di registrazione erano fissate al Parco del Valentino per le ore 6,30 del 27 aprile 1901 e, un’ora dopo, la partenza. Però quel giorno le condizioni atmosferiche erano pessime e la pioggia determinò la defezione di più di metà dei concorrenti. Alla partenza in tutto le vetture furono 32, di cui nove vetture Fiat, quattro Panhard, quattro Peugeot, tre Renault, due Mors e due Rosselli. Presenti con una sola vettura anche Benz, Ceirano, Delahaye, Marchand, Daimler, De Dion, Isotta Fraschini e Darracq.
Lo scopo della gara era propagandare l’automobile per invogliare i pochi italiani che potevano permettersela ad acquistarla. Vi fu anche un interressamento militare, il Ministero della Guerra inviò i capitani Orsi e Onnis, trasportati sulla Peugeot Type 31 di un concorrente romano, per osservare le potenzialità del nuovo mezzo di trasporto.
Durante il corteo delle vetture la folla tributava accoglienze festanti con musiche e fiori. Un grave incidente si verificò ad Altedo, vicino Bologna: una ragazza quindicenne, Armida Montanari, perse la vita travolta da una delle automobili. Il pilota, come risarcimento, diede 1.000 lire alla famiglia della vittima e 500 lire ai poveri della parrocchia. Anche gli altri concorrenti si tassarono per raccogliere la somma di 2.000 lire, sufficiente alla costruzione di un asilo infantile. Le auto raggiunsero il traguardo l’11 maggio; dei 72 iscritti, ne partirono in tutto 32 e ne arrivarono 30. La corsa fu vinta da Felice Nazzaro a bordo di una Fiat 8 HP.