Il pm Di Martino, salito alla ribalta della cronaca per il “discutibile” (per usare un eufemismo) processo sul calcioscommesse di Cremona, ha deciso di ritirarsi e di andare al più presto in pensione: “Sono stanco e non c’è più posto per me in una magistratura in cui c’è uno strapotere delle correnti”. Questo è lo sfogo del procuratore di Cremona – riportato da Il Fatto Quotidiano – dopo che si è visto rifiutare le domande a procuratore capo di Brescia e Bergamo. Si è detto “amareggiato e deluso” per non aver visto “riconosciuto il lavoro fatto in tutti questi anni”. “Domani – ha annunciato – presenterò domanda per andare in pensione al più presto. Mi hanno rottamato – ha proseguito il magistrato – e sono dispiaciuto che vada disperso il mio lavoro in tema di terrorismo, sulla strage di piazza della Loggia e anche quello contro la corruzione nello sport”. Non potevano mancare due parole in relazione al processo sul calcioscommesse, Di Martino ha così commentato: “Devo aver pestato molti piedi e sono convinto che questo non abbia giocato a mio favore”.