Qualche giorno fa vi avevamo parlato dell’intervista di Laura Barriales a Felipe Anderson. La showgirl brasiliana aveva intervistato a Formello il numero 10 biancoceleste per la trasmissione della Serie A “L’ospite di Laura“, spaziando su vari argomenti, tra infanzia, presente e futuro. La prima domanda è stata sui giocatori preferiti di Felipe Anderson, giocatori che apprezza e a cui, in parte, si ispira: “Mi piacciono tanto Ronaldo e Kakà, il primo lo ammiravo perché faceva tanti dribbling e anche io da piccolo li facevo perché ero molto veloce. Di Kakà mi impressionava la velocità e il tiro a giro, provo sempre ad imitarlo. Per tecnica e velocità assomiglio ad entrambi”. Il brasiliano classe ’93 è una persona molto devota: “La mia fede nasce da bambino, guardavo mia madre che pregava e sono cresciuto leggendo la Bibbia e pregando. Ho un rapporto quotidiano con la mia fede. Prego tutto il tempo, quando mi alzo e quando vado a giocare. Chiedo protezione per me e per gli avversari affinché nessuno si faccia male e ringrazio Dio per l’opportunità che mi ha concesso. Ci sono altri Atleti di Cristo in Serie A? Sì, c’è il mio amico Rafael che gioca al Napoli, Gabriel Ferreira ed Hernanes“. Dal Brasile alla Lazio, per un calciatore giovane come il 10 della Lazio questo è stato un vero e proprio sogno: “Il sogno di giocare in Italia e in Europa ce l’avevo fin da piccolo. Nel 2012 ho iniziato ad avere questa possibilità di venire alla Lazio. Nel 2013 è diventato un obiettivo, il sogno era quello di giocare alla Lazio. Quando sono arrivato a Roma c’erano tanti brasiliani e mangiavamo cibo brasiliano, però la cucina italiana mi piace moltissimo, specialmente la carbonara (ride, ndr)”. Un inizio in sordina e poi l’esordio, ad ottobre contro la Fiorentina: “Ricordo quella partita con la Fiorentina, ero ansioso per la mia prima partita in Serie A contro una squadra forte, peccato che abbiamo pareggiato. Ricordo anche il mio primo gol in Serie A contro il Parma, abbiamo vinto 2-1. È stato un giorno speciale per me, quando ti sblocchi giochi più libero e tranquillo. Da quel momento in poi abbiamo fatto bene e abbiamo vinto tante partite di fila. Quella stagione è stata fantastica. Il mio gol più bello di questa stagione è stato contro il Genoa, ero fuori area e mi è arrivata la palla, ho calciato a giro e l’ho mandata all’incrocio. È stato anche il più importante perché vincevamo 1-0 e loro stavano provando a pareggiare, con quella rete abbiamo chiuso la gara”. Domani la difficile trasferta di San Siro contro il Milan: “Contro il Milan a S.Siro è sempre una partita importante, visto anche che ci hanno battuto in casa nostra. Ritengo che la chiave per vincere sia quella di essere più cattivi. Per cattiveria intendo l’atteggiamento giusto, andare a Milano per fare la partita e vincere contro un avversario difficile. Spero di segnare e che si riesca a vincere 2 o 3 a zero. La chiusura è sul suo futuro: “Resto qui alla Lazio, il mio cuore e la mia testa sono qui, penso solo alla Lazio”.
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