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Vi siete mai chiesti da dove arriva l’acqua “buona” che consumiamo? Ecco la risposta!

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Sapete cosa sono fondamentali per soddisfare la richiesta d’acqua del nostro Pianeta? Le foreste. I bacini idrografici e le zone umide boscose nel mondo forniscono il 75% dell’acqua utilizzata per usi agricoli, domestici, ecologici e industriali. Oggi, 21 marzo, è la Giornata Internazionale delle Foreste indetta dalle Nazioni Unite. Quest’anno la giornata è dedicata al tema Foreste e acqua. Le Nazioni Unite hanno deciso di celebrare il 21 marzo le Foreste e il 22 la Giornata mondiale dell’acqua.

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Come spiega la Fao avere acqua di buona qualità contribuisce “in modo significativo alla ricchezza e al benessere delle società umane”, dato che le foreste se vengono gestite in modo sostenibile, oltre a ridurre la minaccia del dissesto idrogeologico, “funzionano” anche come dei filtri naturali per l’acqua. Nonostante i servizi forniti dagli ecosistemi di tutto il mondo, in particolare dalle zone umide, sono in ribasso: una perdita stimata tra il 1997 e il 2011 tra i 4,3 mila e i 20,2 mila miliardi di dollari l’anno dei servizi eco-sistemici.

Senza tra l’altro tener conto che un terzo delle più grandi città della Terra ricavano una buona parte dell’acqua potabile direttamente dalle aree protette boschive. Metropoli come Bogotà, Mumbai, New York, contano sulle foreste per i loro rifornimenti idrici: fenomeno destinato ad aumentare con l’espansione dei centri urbani e l’aumento della popolazione. Secondo la Fao “quasi l’80% della popolazione mondiale è esposto ad un alto livello di rischio per la sicurezza dell’acqua. Entro il 2050 2,3 miliardi di persone vivranno in aree sottoposte a un grave stress idrico: soprattutto in nord e sud Africa, in Asia meridionale e centrale”.

Le foreste coprono un terzo della terra e 1,6 miliardi di persone, tra cui più di 2.000 culture indigene, per il loro sostentamento dipendono dalle foreste, che inoltre contengono oltre l’80% delle specie terrestri di animali, insetti e piante. Ovviamente, le foreste subiscono gli effetti dei cambiamenti climatici e, di conseguenza, influenzano la disponibilità e la regolazione dell’acqua. Ma le foreste sono comunque delle grandi spugne assorbenti di CO2 e grandi serbatoi di ossigeno. Anche il numero sempre più elevato di eventi estremi e dell’intensità delle precipitazioni può dipendere dalla deforestazione che viaggia ogni anno al ritmo di 13 milioni di ettari di foresta distrutta. Negli ultimi 50 anni un quinto delle foreste del Pianeta sono scomparse. La deforestazione è inoltre responsabile tra il 12 e il 20% delle emissioni di gas serra. Secondo la Fao una gestione migliore delle risorse idriche può portare anche alcuni vantaggi economici: ogni dollaro investito nella protezione potrebbe evitare una spesa da 7,5 a 200 dollari in costi per il trattamento delle acque.

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