Adesso che anche Patric e Braafheid sono stati sdoganati da Pioli, resta solo lui a farci chiedere: ma cosa avrà mai fatto per non vedere mai il campo neanche col binocolo?
Da Jim a Ravel, l’attitudine rock non si discute: l’efficacia un po’ meno, perché per diventare una leggenda bisogna calcare il palco, o il campo, fate voi, almeno una volta. Ce lo ricorderemo con le Vans in panchina, Ravel Morrison, oppure prima o poi riusciremo a capire perché è stato fatto venire a Roma, peraltro con tanta premura da farlo ambientare sei mesi prima della firma sul contratto?
Quando James Douglas “Jim” Morrison andava per la maggiore, passando per Roma in tour se ne sarebbe andato a via Veneto a raccogliere manciate di Dolce Vita e di altre cose che negli anni sessanta andavano di moda. Ravel Morrison l’hanno portato a Ponte Milvio una fredda sera di fine gennaio: incontrato Moccia da 100Montaditos, voleva tornarsene a Londra col primo Ryanair. Manzini ha provato a spacciarlo per David Foster Wallace, ma non fosse altro che per il fatto che è morto, Ravel non c’è cascato. Paese che vai, scrittore che trovi.
Il mondo era decisamente più rock quando i Morrison erano sulla cresta dell’onda. Lazio-Atalanta ha dimostrato come il sistema sia cambiato. In campo c’era il ciuffo di Patric, uscito dritto dagli One Direction. Da “Love me two times” alle boy band: possibile che Pioli preferisca i Take That agli Smiths? Né Morrissey né Morrison, al limite i sempreverdi come Klose, che sta al calcio come Frank Sinatra sta alla musica. Un monumento intoccabile, l’usato sicuro al servizio dell’aquila.
“E le frasi biascicate sui diari delle medie, per le risate mi fanno male le mascelle. Tipo “non bucare la tua pelle”, non mi sembra le abbia dette tu cazzate come quelle.” Forse il problema è la mitizzazione, come è stato per James Douglas detto Jim, finito divorato dal suo stesso personaggio. Inglese, ribelle, genio e sregolatezza, in Ravel abbiamo rivisto che qualcosa di Gazza che probabilmente in questo momento storico ci manca da morire. Ma non sempre i tempi sono pronti per il cambiamento: in conferenza Pioli ha detto che se continua a fare il bravo, ci sarà spazio anche per lui. Aspetta e spera, mister: ma tu davvero ce lo vedi James Douglas in una boy band?
Fabio Belli