A
l Napoli stavolta basta l’ennesimo gol di Higuain, esattamente il 27°, anche se arrivato da un rigore assai dubbio. Ma quel gol tiene il Napoli nella scia della Juventus e gli permette di continuare a cullare sogni tricolori grazie alla vittoria di misura sul Palermo. Per i rosanero, invece, una partita a tinte chiaroscure, dopo l’ennesima settimana durissima a livello ambientale.
Novellino per il suo esordio in rosanero opta per il 4-3-2-1 e rilancia Struna in difesa, Jajalo in regia e Quaison in appoggio a Gilardino. Sarri invece recupera in extremis Hamsik (a rischio febbre) e se la gioca con la sua formazione migliore. Dopo l’ennesima bufera in casa Palermo, il nuovo tecnico rosanero riesce a dare un’anima alla squadra, modulandola con un 4-3-2-1 che in corsa diventa 4-4-1-1. A fare l’elastico tra le linee è spesso Quaison, con Hiljemark che va a mordere Jorginho (che però non sbaglia un pallone) e Vazquez libero di muoversi alle spalle di Gilardino. Dall’altra parte invece Allan è un po’ ovunque e a destra la catena Callejon-Hysaj funziona a dovere. Così i brividi sono tutti nell’area rosanero, dove Sorrentino apre le danze con una doppia parata (2′), Andelkovic sbroglia una brutta situazione in mischia e Pezzella sfiora l’autorete con un rinvio goffo. Poi, al 22′, la svolta, con Rocchi che concede un rigore assai dubbio (strattonata di Pezzella su Albiol, ma il fallo lo inizia lo spagnolo) e Higuain che realizza il suo 27° gol, eguagliando il proprio record personale in campionato (stabilito al Real Madrid). Così il Palermo prova a riorganizzarsi ed al 43′ va anche vicino al pari: spizzata di Quaison per Gilardino che sulla corsa manda dentro Vazquez, sul cui sinistro a giro Reina è però eccezionale in angolo.